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SBK Jerez, Toprak: "Titolo dedicato a me stesso, in futuro vorrei vincere anche con un'altra casa"

© GPAgency

Toprak Razgatlioglu è uscito dalla sua navicella e ha completato la missione: vincere con una casa che in Superbike non ci era mai riuscita. Questa è l’impresa del turco, che nell’ultimo fine settimana della stagione ha chiuso la pratica e conquistato un titolo a dir poco meritato, come confermano senza appello i numeri. Il secondo posto di Gara 1 ha dato il via alla festa, per un titolo relativamente al quale Toprak ha le idee chiare.
 
“Dedico questo titolo a me stesso (sorride ndr) – spiega - il primo l’ho dedicato a mio padre, il secondo a me. Magari il prossimo a mio fratello. Il numero del prossimo anno? Avrò l’uno, dato che BMW lo merita dopo il primo titolo. L’ho usato con Yamaha quindi è giusto farlo anche con BMW”.
 
Senti più tuo questo titolo o quello del 2021?
 
“Tutti i titoli sono speciali, ma è bello pensare che ho vinto per Yamaha 12 anni dopo l’ultima volta e ho conquistato il primo titolo in SBK della storia di BMW. Sono davvero felice, questi sono traguardi incredibili”.
 
Hai vinto con Yamaha e BMW. Qual è il prossimo marchio?
 
“Magari vincerò anche con un’altra casa, spero di riuscirci. Di base spero di conquistare tanti titoli ed avere davanti a me tanti altri anni di carriera. Magari andrò in MotoGP in futuro, ma per ora so che nella prossima stagione sarò con BMW”.
 
Cosa senti se ripensi ora alla tua scelta di unirti a BMW ed all’incidente in Francia?
 
“Quando ho scelto BMW in tanti hanno parlato ma dopo le prime vittorie questi si sono convinti, anche se qualcuno ha continuato a pensare che BMW avesse fatto uno moto speciale, ed i risultati degli altri piloti hanno smentito anche questo. Dopo l’incidente non ho passato giorni facili: volevo tornare rapidamente così non sono tornato a casa. Se non fossi tornato ad Aragon ora non staremmo parlando di tutto questo, così come senza incidente forse avrei chiuso prima la pratica. Tutto sembrava distrutto dopo l’incidente, ma sono tornato ed insieme alla squadra ho formulato una strategia. I tre podi di Aragon sono stati utili sia per il campionato che per l’umore mio e della squadra, e quando ho vinto ad Estoril ho pensato di essere davvero tornato, anche se sono ancora arrabbiato per la Superpole Race (sorride ndr)”.

Toprak, la gara ed i festeggiamenti

Come è stata la gara?
 
“Sapevo che Bulega sarebbe stato veloce, e pur sapendo che mi bastava il podio ho spinto per lottare con lui. Ad un certo punto però ho iniziato a sentire le stesse vibrazioni di Most 2023, quando sono caduto a causa della gomma, così ho chiuso il gas. Ora per me la missione è compiuta, quindi domani sono pronto anche a cadere (sorride ndr) ed a spingere per un buon risultato”.
 
Come è nata la gag della navicella spaziale?
 
 “Alcuni hanno commentato i miei post con l’emoticon dell’alieno nel corso delle settimane, anche a cause delle grandi ali della BMW, così abbiamo fatto questa cosa, compresa la maschera da alieno al parco chiuso. Spero che a tutti sia piaciuto, ci abbiamo pensato negli ultimi tre o quattro giorni. Il burnout? Gli uomini Pirelli credo siano contenti, mentre lo è meno il mio ingegnere dato che la cosa non fa bene al motore, ma ora siamo campioni del mondo e tutto va bene”.
 
Quali sono i passi più importanti che hai fatto durante la stagione in termini di conoscenza della moto?
 
“Un aspetto sui ci siamo concentrati tanto è stato il freno motore. Ricordo che al primo test sono caduto a causa del comportamento anomalo di quest’ultimo, e di conseguenza ci abbiamo lavorato tanto. I miglioramenti sono stati evidenti e ora sono molto contento del freno motore, anche se ad esempio in termini aderenza e controllo di trazione possiamo e dobbiamo ancora migliorare. Se il prossimo anno miglioreremo in questi due aspetti la moto farà davvero un passo in avanti importante”.

Foto: SBK, la stagione da titolo di Razgatlioglu: i momenti più iconici