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SBK, Mauri (Motocorsa): “Vogliamo dare a Vickers il tempo di crescere”

È stato direttamente Lorenzo Mauri a presentare alla stampa Ryan Vickers, pilota inglese di 25 anni attualmente in forza al team Grilla OMG Racing nel BSB Superbike che debutterà nel mondiale proprio con la squadra inglese a Jerez prima di passare nel team italiano dalla prossima stagione.

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A Vickers tutto il tempo necessario per crescere

Dopo che la notizia era ormai trapelata da qualche giorno al Cremona Circuit Lorenzo Mauri ha annunciato l’ingaggio di Ryan Vickers per le prossime due stagioni: “Sono qui per presentare la sfida Motocorsa 2025/26. Siamo tornati alla ricerca di un pilota giovane, affamato, con grinta. Nulla togliere a Michael ma negli occhi di questo pilota ho ritrovato lo sguardo di cui ho bisogno per fare il mio lavoro. Ryan Vickers si trasferirà in Italia. C'è un gruppo di lavoro che lo seguirà 6 giorni su 7 da qui a Febbraio e poi proseguiremo tutto questo lavoro. Sarà molto importante per Motocorsa spiegare il format della Superbike completamente diversa da quella del BSB, sono gare quelle inglesi dove c’è bisogno di tanto coraggio mentre qui tanta tecnica. Sono mesi che stiamo parlando di questa cosa e siamo contenti di annunciarlo qui al Cremona Circuit”.

L'hai visto correre oppure fatto qualche test anche se immagino di no?

Non l’ho mai visto corre nel BSB, non abbiamo fatto ovviamente dei test. Mi hanno segnalato Ryan due mesi e mezzo fa. Lui vuole a tutti i costi venire nel nostro team perché dice che dall'esterno è quello che gli serve per fare un percorso senza avere la brama di fare tutto in un anno noi gli abbiamo garantito un 2+1 con tutta la pazienza che ci vuole per cresce un ragazzo giovane e per affidarlo alle mie grinfie”.

Quando si farà il primo test? Sfrutterete Jerez al termine della stagione?

Lui ha il contratto fino al 13 di ottobre. E quindi fino a fine campionato con la sua squadra in più farò al 99% la gara di Jerez col suo team a cui era già stato iscritto col suo compagno di squadra. Fine gara di quel weekend, martedì e mercoledì Inizieremo il lavoro insieme. È un bene anche per noi avere la valutazione di aver fatto una gara nel 2024 per capire quanti schiaffi si prendono, scusate il termine, in questa categoria, nel percorso di tutto il weekend, venerdì, sabato e domenica. Da lì potremo valutare meglio le aree sulle quali lavorare con tutta calma”.

Quindi avrete la possibilità di vederlo anche in pista prima che arrivi nel vostro team.

Sì, è un vantaggio. Se nel caso il team attuale di Ryan decidesse, visto che sa che verrà da noi, di disdettare questa gara, siamo pronti come Motocorsa a mettere la seconda moto, perché anche se è solo per un intero weekend è importante per capire tutte le aree di lavoro che ci possono essere nei mesi a seguire. Ognuno deve finire il suo percorso. I contratti per me sono sacrosanti, non voglio intromettermi nel lavoro degli altri e quindi libera scelta al team o il pilota. Ovvio che lui vorrebbe accelerare i tempi, ma gli ho detto che non è corretto e lui ha capito. È un bene anche che ascolti la linea guida del gruppo di lavoro”.

Che cosa ha detto del paddock della SBK in questi giorni in cui è stato tuo ospite?

Ovviamente che le piste europee, anche se ne ha vista qualcuna, sono completamente diverse. A dir la verità ieri mattina mi ha detto che sono andati un po’ tutti cauti e gli ho spiegato che ovviamente due o tre di quelli che alzano il livello, non che gli altri non sono forti, non erano presenti. Lui conosce benissimo Toprak e tutto il paddock, è un bene anche che sia venuto a vivere tutto il weekend qua a bordo pista. E ha detto che comunque vanno forte. Vanno forte dal primo all'ultimo, magari negli altri campionati, come anche nel nostro CIV, ci sono magari i primi 10, i primi sei, poi pian piano anche occhio vedi la grossa differenza. Qui la vedi, ma non così netta come anche nei suoi campionati”.

Dell’attuale squadra quanti cambieranno?

Essendo che il capo tecnico con l'inglese, ahimè come me, non è all'altezza di poter lavorare con un pilota, ma ne avevamo già parlato, sei o sette mesi fa. Ho preparato un gruppo di lavoro molto interessante, non vi posso dire i nomi, però c'è un ingegnere Moto GP. Ho investito tanti, tanti soldi sull'ingegnere e su un capo tecnico che farà un po’ clamore quando arriverà in questo paddock ve lo assicuro”.

Quindi diciamo dell'attuale squadra, vanno tutti via.

L'ingegnere elettronico è stato prelevato da un'altra squadra. Matteo Buzzi è con noi da 11 anni, quindi quello che si dice nel paddock che da me scappano tutti non è vero. È che crescono e dopo li prendono le squadre a livello alto o ufficiali quindi per me è solo un vanto. Dire che nel all'interno del padre ci sono tanti dei miei ragazzi che sono passati prima da Motocorsa e poi sono andati nelle squadre ufficiali”.

Però ora anche a te toccherà imparare l'inglese, perché è il primo pilota non italiano del team Motocorsa Racing, perché Tati Mercado lo possiamo considerare come italiano ormai.

Ryan si trasferirà a Como. Lui sta andando a scuola per imparare l’italiano. Sa benissimo anche lui che gli ho creato il gruppo di lavoro per parlare e per esprimersi in maniera corretta. Che poi io, riesco meno z fare un discorso compiuto non è un problema. In questi 2/3 giorni che è stato su a Como ho visto che ci intendiamo con poco”.

Quindi dalla MotoGP arriveranno sia l’ingegnere elettronico che il capo tecnico?

L’ingegnere arriva dalla MotoGP mentre il capotecnico arriva da un altro paddock ma non posso dire da dove, poi appena firmiamo tutti i contratti vi dirò tutti i nomi. Motocorsa ha investito molto sulla squadra di Ryan per dargli tutto il pacchetto e la continuità che gli servirà per fare i due o tre anni. Qualora cresca bene in questo in questo paddock”.

Nel paddock si era parlato anche di un interessamento di QJ Motor con coi avreste potuto collaborare trasferendo la sede all’estero.

"Non scappo, la sede che abbiamo a Como resta lì, rimane cuore italiano e rimango con Ducati. Non lo faccio per soldi, purtroppo. Per me e per mia moglie che a volte mi dice ma però… No. Abbiamo fatto solamente una chiacchierata, una valutazione, ma non sono partito con l’idea ci penso. So che ci sono troppi vincoli quando lavori per una casa e io coi vincoli faccio un po’ fatica di carattere".

Ducati in questa operazione vi ha dato una mano?

Motocorsa ha tutte le basi la crescita di un ragazzo e tutte le risorse per farlo autonomamente. Quest'anno e negli altri anni, i dati condivisi a noi ci aiutano moltissimo. Purtroppo quest'anno non siamo stati ora all'altezza di far sbocciare questo matrimonio. Ce la stiamo mettendo ancora tutta, qualcosa sarà mancato da parte nostra. Come dico sempre che anche le brutte delusioni possono far crescere me come persona perché non tutto è da buttare quindi dagli errori si impara un domani a sviluppare diversamente il proprio Lavoro o come interagire con determinate situazioni. Quindi non do tutto per buttato questa stagione è un bagaglio mio personale di una stagione negativa. Sono sempre le valutazioni di me stesso per capire quale può essere la soluzione migliore. Un domani mi dovesse succedere di avere un pilota già professionista e non un pilota da crescere come interagire con il gruppo di lavoro”.

Non c’è il rischio che magari a metà stagione in caso di risultati non all’altezza tutte le promesse vengano meno come capita spesso su scommesse di questo tipo?

Prima di fare determinate scelte, comunque noi parliamo con gli sponsor, gli abbiamo già spiegato di non aspettarsi i punti alle proprie gare. Io gli ho spiegato che partiremo magari diciottesimi quindicesimi. Loro sono convinti di sposare questo progetto. Di avere la pazienza di aspettare quando e se arriverà il risultato. Sono già convinti di che non sarà il primo anno e quindi è una forzatura in meno. Ovvio che se non se non avvisi gli sponsor e questi si trovano che gli hai venduto Toprak e non è Toprak non va bene. Vero che come anche i matrimoni che ne so io, magari a metà stagione Ryan mi dice “io non mi trovo”. Ci sono i presupposti per lavorare bene. La squadra di cui ha bisogno Ryan, che sono il capo tecnico e l'ingegnere elettronico, sono di alto livello per crescere un ragazzino. Questo è il primo punto su cui mi sono focalizzato in questi due mesi per capire come affrontare questo lungo percorso. Idem la squadra è stata avvisata perché è meglio avvisare dal gommista al meccanico, a chi guida il camion. Siete pronti a fare dei sacrifici e non andare al podio per un po’? Io ve lo dico prima, così almeno magari non vi non vi gioco brutti scherzi. È la verità del progetto”.

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