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BMW getta la maschera: “L’obiettivo ora è solo il titolo”. La MotoGP si avvicina?

La dichiarazione può sembrare banale, ma anche in ottica futura non lo è. BMW è tornata quest'anno ad assaporare il dolce gusto della testa della classifica generale in Superbike, e con Toprak Razgatlioglu proprietario di 64 punti di vantaggio su Nicolò Bulegà – nonché 104 su Alvaro Bautista – nascondersi dietro un dito risulta difficile.
 
In questo scenario arrivano le parole di Sven Blusch, capo di BMW Motorrad Motosport, che alla vigilia del round di Portimao ha ammesso come “ad inizio anno l’obiettivo era di vincere delle gare. Non ci aspettavamo una prima parte di stagione così trionfale, ma ora il target è cambiato ed è di vincere il titolo mondiale”.

BMW, la MotoGP e Razgatlioglu

Parole che suonano più che comprensibile allo stato attuale delle cose, ma che in un certo senso confermano la presa di coscienza della casa tedesca, decisa a vincere in Superbike per poi magari compiere il passo successivo. Il CEO di BMW Motorrad Markus Flasch del resto negli scorsi mesi ha aperto ad un ingresso di BMW in MotoGP, ma l’imperativo ribadito più volte era quello di vincere in Superbike, qualcosa che ora sta divenendo sempre più possibile.
 
La MotoGP dunque sembra dunque più vicina a BMW di prima, anche grazie a quel Razgatlioglu che potrebbe debuttare in top class proprio con la casa tedesca. Uno scenario possibile ma poco probabile, dato che il turco vorrebbe compiere il salto in MotoGP nel 2026, dunque un anno prima di quanto potrebbe fare BMW. Ad aspettarlo potrebbe esserci Yamaha, grazie alla spinta del futuro nuovo Managing Director di Yamaha Motor Racing Paolo Pavesio, che con il turco ha vinto il titolo SBK nel 2021.

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