Nelle precedenti stagioni Jonathan Rea difficilmente avrebbe esultato per un quinto posto, ma quello ottenuto oggi a Donington può essere un importante punto di partenza in ottica futura. La quinta piazza di Gara 1 infatti rappresenta il miglior risultato ottenuto sinora da Rea in sella alla Yamaha, dopo una gara caratterizzata da una arrembante rimonta.
“Ho fatto una gara solida – apre Rea – posso essere contento della posizione e del divario tra me ed il secondo, non certo di quello tra me ed il vincitore. Ho cercato di iniziare questo weekend con una mentalità nuova ma tutto si è complicato nelle prove libere dato che ho fatto pochi giri. In gara non sono partito bene ma sono comunque riuscito a recuperare posizioni: una volta dietro Bautista ho capito che poteva essere il treno giusto per risalire. Passo da podio? Probabile, per certo per la prima volta sono stato competitivo per tutta la gara. La cosa più bella di oggi è stata tagliare il traguardo e vedere poco più avanti a me i due piloti ufficiali Ducati, mentre Toprak è ancora ad un altro livello”.
Come procede l’adattamento alla R1?
“Ora posso fare il tempo solo in frenata ed ingresso, dato che fatico in accelerazione, ma quando forzo la frenata rischio spesso oltre il limite. Questo ti porta a sbagliare, ma oggi stare con i primi mi ha caricato, quindi ho cercato di fare il più possibile. Non sono per certo ancora al limite della moto, con la quale sto ancora lottando invece di avere la completa armonia che servirebbe per essere più veloce".
Rea, la Yamaha ed il duello Bautista - Razgatlioglu
Senti di poter diventare il riferimento di Yamaha?
“Il riferimento è ancora Locatelli, che è il primo piloto Yamaha in classifica. Oggi è stata una giornata solida per me, ma Andrea non ha vissuto la sua miglior gara. Come collettivo dobbiamo crescere: in Superpole pensavo di aver fatto un buon giro ma quando ho visto P9 sulla tabella sono rimasto spiazzato. Altri piloti Yamaha riescono meglio di me ad estrarre un giro veloce dalla moto”.
Oggi Razgatlioglu ha fatto la differenza. Pensi che Alvaro abbia ancora la possibilità di lottare con lui?
“Sia Toprak che Alvaro sono due grandi piloti. Da fuori sembra tutto semplice quando un pilota domina, ma io l’ho vissuto e vi assicuro che non è così. Quando vedo Toprak in sella capisco chiaramente quanto per Toprak sia più facile essere competitivo rispetto ad Alvaro. Quest’ultimo non è in armonia con la sua moto al momento, ma quando lo è riesce ad essere uno dei migliori. Ora vedo Toprak con un importante vantaggio”.
Razgatlioglu: "Inizio a sentirmi come Bautista nel 2019"