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Tre regioni, infinita bellezza | Giri e Gare

Sapri è la più estrema propaggine campana verso sud. Ed è da qui che parte un affascinante itinerario che di regioni ne tocca altre due, Basilicata e Calabria, tra scorci sul mare, attraversamenti “selvaggi” e un entroterra dalla bellezza magnetica e defilata. Il primo tratto di itinerario, lungo la statale 18 in direzione Maratea, disegna semplicemente uno dei tratti litoranei più belli d’Italia, dove curve a picco sul mare incidono le alte montagne che svettano sul Tirreno. Un vero inno alla passione motociclistica, dove ogni tanto conviene persino mollare il gas per godersi l’incredibile panorama.

Il Parco Nazionale ma non solo | Giri e Gare

Attraversando tre regioni


Maratea, perla del Cilento, è una delle località più note del Golfo di Policastro. Riparata dagli Appennini, gode di un tratto costiero articolato e seducente, fatto di calette, baie e piccole spiagge appartate. La prima cosa a cui dedicarsi, una volta raggiunto il borgo, è l’esplorazione dei vicoli del centro, dove si incontrano il Palazzo De Lieto del ‘700, la chiesa dell’Annunziata e i tanti angoli pittoreschi tra le viuzze, il porto e la darsena. Dopodiché, seguendo le indicazioni per “Statua del Redentore“ ci si ritrova alle prese con la vorticosa salita elicoidale che punta dritto alle nuvole, con vedute a 360° sui panorami tutt’attorno: l’ascesa al Cristo di Maratea (o statua del Redentore), fatto edificare in cima al Monte San Biagio dal conte Stefano Rivetti di Val Cervo, è di quelle opere in bilico tra il terreno e il divino, che difficilmente si dimenticano. Con il Tirreno alle spalle, la SP3 disegna curve degne di una cronoscalata fino a raggiungere Trecchina (piccolo centro, molto piacevole, che invita alla sosta nella centrale Piazza del Popolo), per poi puntare nuovamente al mare bordeggiando il fiume Noce, lungo l’omonima valle, che segna il confine tra Basilicata e Calabria.

Marina di Tortora, sulla costa, e la vicina Praia a Mare offrono la possibilità di contemplare la suggestiva Isola di Dino, mentre poco più avanti, la spiaggia dell’Arco Magno, a San Nicola Arcella, è una baia tra le più suggestive d’Italia, delimitata da un maestoso arco di roccia. Secondo il mito, Enea vi si rifugiò in fuga da Troia. Si lascia la Costa dei Cedri (così è conosciuto questo tratto di mare) e, salutata Capo Scalea, si doppia Santa Domenica Talao per proseguire in direzione Papasidero-Mormanno. In breve, ci si ritrova a guidare su un elettrizzante tracciato in salita, panoramico, aggrappato al selvaggio canyon disegnato dal fiume Lao.

Tra Campania, Basilicata e Calabria


Doppiata Papasidero, nel cui territorio si trova la misteriosa Grotta del Romito, si avanza fino a raggiungere la caratteristica Mormanno (obbligatoria una sosta), da dove si seguono le indicazioni per Laino Castello e Laino Borgo, in un contesto naturale di grande bellezza. Si prosegue lungo una stradina avventurosa e defilata (strada di contrada Armentano), risalendo verso nord tra boschi e vallate fino a raggiungere Montegaldo, Lauria e puntare dritti al borgo di Rivello. Piccola perla nascosta dell’entroterra lucano, il centro storico si distende come un presepe all’ombra del Monte Sirino.

Tra le caratteristiche case in pietra, che stringono ripide viuzze e scalinate, da non perdere sono soprattutto il complesso di Sant’Antonio da Padova (del XVI secolo) e la celebre Chiesa di Santa Maria del Poggio. Una passeggiata alla vicina frazione di San Costantino permette invece di godere di una delle più belle vedute sul Golfo di Policastro. Non a caso, il rione viene chiamato il “terrazzo panoramico sul Golfo di Policastro”. A questo punto, una bella picchiata lungo la veloce e vorticosa SP104 riconduce a Sapri, partenza e arrivo dell’itinerario.

L'Isola d'Elba | Giri e Gare