Una città dalla personalità forte, Solare e accattivante. Lecce, perla barocca in terra di Puglia, viene definita da molti “la Firenze del Sud”, finendo alla fine per fare un torto a entrambe. Semplicemente sfolgorante nella sua magnificenza, una passeggiata nel suo centro storico è come sfogliare un volume di storia dell’arte.
Dopo averle dedicato l’attenzione che merita mettiamoci in sella alla scoperta di questo sorprendente angolo di Stivale… fino a toccarne l’estremo, la punta del tacco.
Dal Turano al Salto | Giri e Gare
Giri e Gare nel Salento
La prima tappa, lungo la strada litoranea SP366, tra San Foca e Torre dell’Orso in località Madonna di Roca Vecchia, è la celebre grotta della Poesia, piscina naturale di acqua salata tra le più belle al Mondo. Un luogo magico (in realtà le grotte sono due, “Grotta della Poesia Grande” e “Grotta della Poesia Piccola”) formatosi attraverso l’azione del mare che ha scavato un complesso sistema carsico conosciuto fin dall’antichità, come testimoniano incisioni messapiche, greche e latine trovate nei pressi. Il nome evocativo, invece, è legato a una leggenda: quella di una principessa talmente bella da richiamare un gran numero di poeti, pronti a dedicarle versi e poesie, ogni volta che vi faceva il bagno. Ma siamo soltanto all’inizio ed è il momento di proseguire. Continuando verso sud, dopo aver goduto della bellezza dei laghi Alimini, si raggiunge Otranto, la cui atmosfera va assaporata lentamente.
Oltre l’antica Porta Alfonsina, a dominare il borgo è l’imponente bastione di origine medievale, a pianta pentagonale irregolare, descritto nel famoso romanzo di Horace Walpole “Il Castello di Otranto”, il primo romanzo gotico della letteratura mondiale. Ancora oggi, sopravvive la credenza secondo la quale sia infestato da un fantasma, che ne agita gli angoli più bui, fino ai suggestivi sotterranei. Prima di lasciare Otranto, imperdibile è anche una visita alla vicina ex cava di bauxite, in cui si è formato un laghetto dai colori “extraterrestri” circondato da uno scenario sorprendente. Si avanza ancora seguendo le indicazioni per Porto Badisco lungo la SP87. La strada, dopo qualche chilometro, diventa subito panoramica, costantemente sorvegliata dall’Adriatico via via più vicino. Bellissimi gli scorci di azzurro, in cui si stagliano le antiche torri di avvistamento lungo la costa.
In Salento, da Lecce a Marina di Leuca
L’arrivo a Porto Badisco è salutato dal caratteristico fiordo, in cui è d’obbligo fermarsi ad assaporare le mille cromie, sospese tra l’ocra della terra, il verde della macchia mediterranea e l’azzurro del mare. Secondo la tradizione, fu proprio qui che approdò Enea, con suo padre Anchise e il figlio Ascanio. Da Porto Badisco si prosegue alla volta di Santa Cesarea Terme, circondati da scenari meravigliosi, tra rocce, scogliere, distese di pini e il profondo blu. Superata Santa Cesarea, pittoresca località termale dalle caratteristiche costruzioni liberty, si avanza sulla SP358, attraversando vedute a picco sul mare fino a raggiungere l’abitato di Castro. A Castro Superiore, assolutamente da non mancare è la visita al castello e alla cattedrale. Castro Marina, invece, è per lo più un’esclusiva località, che ruota attorno al caratteristico porto.
Si scende ancora lungo il tacco, bordeggiando il mare fino al caratteristico ponte del Ciolo, la cui veduta, sul fiordo sottostante, non è cosa adatta a chi soffre di vertigini. Pochi chilometri ancora, ed ecco il rettilineo che precede il faro di Santa Maria di Leuca, l’estremo della Penisola, con la sua torre luminosa – un faro alto ben 42 metri – che sorveglia l’incontro tra i due mari, Adriatico e Ionio. Al suo fianco, il santuario De Finibus Terrae – ai confini della terra – è un gioiello di arte sacra, dal quale godere di una splendida veduta sull’intera cittadina.
È uno dei luoghi più suggestivi di tutto il Salento. Letteralmente mozzafiato il colpo d’occhio sulla piazza antistante alla Basilica, e sulla cittadina di Leuca accarezzata dal mare.
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