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I castelli d'Emilia | Giri e Gare

L’appuntamento è stato per il fine settimana del 22 settembre, quando il Trofeo Scooter Malossi è sceso in pista per l’ultimo appuntamento stagionale. Il ring è l’Autodromo di Varano de’ Melegari (in provincia di Parma) “rampa di lancio” ideale per incastrare, tra prove, qualifiche e gare, uno spettacolare itinerario in moto con partenza e arrivo in circuito; 140 km circa, grazie ai quali scalare due passi di montagna e andare alla scoperta di suggestivi manieri. Il primo dei quali è proprio il Castello Pallavicino di Varano de’ Melegari, che da un masso di arenaria controlla la vallata del Ceno.

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Giri e Gare in Emilia


A pochi chilometri di distanza, si trova il quartier generale della Dallara, l’azienda costruttrice di automobili da competizione fondata nel 1972 dall’ingegner Giampaolo Dallara. Si lascia il “Riccardo Paletti” seguendo la SP28 in direzione Varsi, lungo il corso del torrente Ceno. Superata la cittadina, la strada si immerge in uno scenario collinare e accattivante, con scorci pittoreschi a perdita d’occhio sulla valle. È un primo tratto piacevolissimo da guidare, e in breve raggiunge Bardi e il suo celebre castello, prima tappa imperdibile dell’itinerario. Aggrappato alla roccia, in splendida posizione dominante sulla val di Ceno, questo affascinante maniero – tra i più belli del nord Italia – fu inizialmente voluto dalla famiglia Landi come dimora, per poi divenire fortezza inespugnabile, con scopi militari, in epoca borbonica.

Da non perdere il coinvolgente periplo delle mura lungo il cammino di ronda. All’interno del castello si trova anche un curioso museo del bracconaggio e delle trappole. Si torna in moto, lungo la SP66, pronti a immergersi nella natura più selvaggia per andare all’attacco del passo Colla, a circa 1000 metri sul livello del mare. La strada, nonostante un asfalto non sempre perfetto, prende ad arrampicarsi suggestiva tra tornanti e atmosfere remote.

Un itinerario in Emilia


L’arrivo in località Cereseto offre la sponda a una sosta culinaria molto particolare (e a tratti folkloristica) presso la trattoria Solari: qui, tra cimeli, chincaglierie e piatti spaiati, è possibile gustare saporite ricette del territorio (via Provinciale 35, Compiano Italia, tel. 0525/82.48.95). Di nuovo in sella, si supera il passo e si punta al secondo maniero lungo il percorso, il castello di Compiano, presso l’omonimo borgo, incastona to tra le suggestioni dell’alta Val di Taro. Una struttura possente e perfettamente conservata, che nasconde eleganti sale, oltre a collezioni di arte e antiquariato, ma anche il Museo Internazionale della Massoneria (unico nel suo genere in Italia) e quello Enogastronomico, cui non sapranno sottrarsi i buongustai. In settembre è possibile scoprire il castello tramite visite guidate (per info: castellodicompiano.com). Si segue il corso del fiume Taro lungo la SP4 fino a Borgo Val di Taro. Dove parte la scalata al secondo passo, il Santa Donna.

E se la strada che sale al Colla presenta un asfalto non sempre perfetto, qui il discorso cambia: la copertura del manto stradale, lungo la SP21, è decisamente buona e il piacere di guida si infiamma. Una trentina di chilometri da gustare, fino a Bardi. Prima di raggiungere il borgo, però, si svolta a destra verso Pietracavata e si prosegue attraverso strade defilate, panoramiche e avventurose, toccando Mormorola, Valmozzola e Solignano, fino a far rientro in circuito dopo aver costeggiato il Taro.

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