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6 ore di SPA: prima volta storica, una squadra composta interamente da piloti disabili

Il 22 settembre 2024 passerà alla storia come una delle date più importanti, significative e simboliche del motorsport. In Belgio, in occasione della 6 Heures Moto di SPA Francorchamps, tra le gare endurance su due ruote più prestigiose del calendario stagionale, per la prima volta un team composto esclusivamente da piloti con disabilità ha preso parte a una competizione di livello internazionale insieme ai normodotati. Una sfida tanto affascinante per la sua valenza simbolica e spirituale, quanto complessa in relazione al raggiungimento del miglior risultato in pista. Gli attori principali di questa fantastica storia sono stati i ragazzi del team “MATERIA by PUNTO MOTO Corse”, capitanato dal Team Manager Luca Scassa, ex campione italiano di Superstock (2006) e Superbike (2008), accompagnato dal Team Director Federica Annoni, dal padre di Luca, Luigi Scassa, in qualità di capotecnico e dai meccanici Mirko Severi e Christian Albiani.

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L'impresa storica ed il risultato finale

L’esito finale ha reso grandezza all’epicità della sfida: il team si è infatti classificato 60esimo nelle prove ufficiali, concludendo al 32esimo posto nella generale e al 18esimo nella classifica di categoria. Un potente messaggio di inclusione e uguaglianza che dimostra come le capacità di un individuo non sono determinate dalle sue condizioni fisiche, bensì dalla sua passione, impegno e talento. Questa partecipazione contribuisce a ridurre lo stigma e i pregiudizi che spesso circondano la disabilità, portando il mondo a riflettere sulla necessità di offrire a tutti le stesse opportunità, non solo nello sport ma in ogni ambito della vita. Non è solo una questione di inclusione simbolica, ma di ridefinizione concreta del concetto stesso di competizione; un evento del genere costringe a ripensare i limiti umani, spostando il focus dalla disabilità alle capacità, rompendo la narrativa tradizionale che vede chi ha delle disabilità come destinatario di condiscendenza piuttosto che protagonista di una sfida autentica. 

La gioia di Luca Scassa: "Impresa mai fatta prima"

Nelle parole di Luca Scassa risiede la perfetta definizione dell’impresa che il team è riuscito a realizzare: “Nella vita se sei una persona abbastanza fortunata, ci sono momenti in cui riesci a renderti conto che quello che sta succedendo è un momento speciale che ti porterai per sempre con te. Io mi reputo molto fortunato perchè Domenica 22 Settembre è stato uno di quei momenti da brividi dove il corpo e la mente ti danno sensazioni che raramente si possono provare.
Siamo riusciti ad unire la nostra esperienza alla caparbietà e alla voglia di superare l’ostacolo di tre ragazzi che hanno dato un esempio, siamo riusciti ad elevare lo sport ad un livello superiore dove la disabilità è sinonimo di inclusione e non di esclusione. Siamo riusciti in un impresa che non era mai stata fatta prima unendo tutte le nostre capacità, e ne è venuto fuori un capolavoro".

Il futuro non fa altro che sorridere, sulla base di nuovi ambiziosi progetti: "Siamo solo all’inizio, abbiamo messo le basi, nel breve periodo porteremo in circuito delle soluzioni tecniche per migliorare ancora di più la guida dei piloti disabili con sistemi automatici e protesi che potranno cambiare l’approccio a questo sport per chi avuto meno fortuna di noi. Un pensiero va al mio pilota / amico Jacopo Gullà che non ha potuto prendere parte all’evento causa infortunio in circuito ma che ci ha seguito da casa come se fosse stato li con noi: sarebbe stato perfetto averlo a festeggiare in pista con noi. Chissà, magari potremmo farlo di nuovo in futuro".


Parole che fanno da eco a quelle del team coordinator, Federica Annoni: "Abbiamo portato a termine un'impresa che per molti sembrava impossibile, e non potremmo essere più orgogliosi! I ragazzi mi conoscono e sanno che sono una sentimentalona... ma le emozioni provate ogni volta che si faceva un cambio, ogni volta che uno di loro finiva il proprio stint, quando toglievano il casco e vedevo nel loro sguardo la gioia mista all'immensa fatica che stavano facendo... avevo costantemente gli occhi con i goccioloni. Sono immensamente orgogliosa di tutti loro, dei piloti e del nostro staff, e sono grata che ripongano tutti grande fiducia in quello che facciamo".

Le parole dei protagonisti in gara

Un progetto portato a termine grazie al lavoro dei piloti in pista: Alex Innocenti, classe 1976, paraplegico in seguito ad un incidente stradale in moto che gli ha provocato la lussazione delle vertebre D11 e D12; Lorenzo Picasso, classe 1998, paraplegico a causa di un incidente avvenuto con la motocross a seguito delle fratture delle vertebre D4 e D5; e infine Umberto Troisi, classe 1983, che a vent’anni perse la mobilità della gamba sinistra, causata da un tumore osseo al femore. Utilizzando moto adattate da Punto Moto Corse grazie ai prototipi di Materia Racing Parts, Picasso, Troisi e Innocenti (i primi tre classificati del campionato italiano Di.Di 2024) hanno scritto una pagina formidabile del motociclismo, competendo contro 71 team. Troisi ha avuto l’onere e l’onore di scendere per primo in pista, seguito successivamente da Picasso e Innocenti.

"In questa occasione le parole penso non possano spiegare le emozioni provate in questo weekend di gara. Cosa dire! Prendere parte alla 6 ore di Spa con il mio team e i miei compagni di squadra, ad una gara di livello europeo con piloti normodotati, è stata l’emozione più grande che le due ruote mi abbiano mai regalato!". Queste le vibranti parole di Umberto Troisi, ricche di emozioni così come quelle di Alex Innocenti: "La cosa più bella, personalmente, è stata l'accoglienza che ci è stata riservata in mezzo a piloti normodotati. Siamo stati trattati esattamente come loro, ricevendo i complimenti da molti team avversari e dagli organizzatori, ed è stato un onore immenso". Stesso discorso per Lorenzo Picasso, il più giovane tra i piloti protagonisti: "Week end di gara spettacolare! Circuito da brividi, sicuramente il più bello che abbia mai provato fino ad ora. Come prima gara Endurance disputata siamo molto soddisfatti del risultato, il ritmo è stato mantenuto fino alle ultime sessioni di gara. Sicuramente la gara più dura fisicamente fatta finora, ma anche una delle più belle ed emozionanti".

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