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EWC, Niccolò Canepa: “Sapevo dal Bol d’Or dell’anno scorso di volermi ritirare”

© GPAgency

A livello personale Niccolò Canepa ha vinto tutto quello che poteva vincere nel Mondiale Endurance, due titoli mondiali, il titolo di Master of Endurance (primo italiano a riuscirci) compiendo anche una impresa leggendaria a Sepang nel 2019 correndo le uniche tre ore di gara praticamente da solo. A margine della conferenza stampa ufficiale al Bol d'Or dopo l'annuncio del suo ritiro prima della gara francese, abbiamo scambiato qualche parola con il rider genovese tra passato e presente della sua vita da pilota.

Niccolò, siamo arrivati all’ultimo weekend di gara della tua carriera. Che sensazioni hai prima di scendere effettivamente in pista per il tuo ultimo Bol d’Or?

Sono contento e carico. Sapevo già di questa notizia dall'anno scorso e ho corso tutta la stagione con questa idea in testa che abbiamo perfezionato durante la stagione ma in realtà sapevo che al 99% questo sarebbe stato il mio ultimo anno. Siamo arrivati alla gara finale, è emozionante e bello ma come ho fatto durante l’anno cerco di divertirmi ogni giro che faccio sulla moto e di approfittarne perché è quello che mi piace fare di più al mondo. Ho scoperto che divertendomi e non avendo la pressione del contratto dell’anno prossimo, di fare errori ecc, sono anche andato meglio nonostante il problema alla spalla che mi ha un po’ condizionato ma sono andato molto bene in tutte le gare.”

A proposito, come sta la tua spalla adesso? A Spa dicevi di volerti operare a fine stagione…

La spalla sta abbastanza bene ma devo comunque operarmi. Faccio fatica ma questa è una pista nella quale fisicamente si fatica un po’ meno, non è Suzuka e nemmeno Spa. Ho un po’ più di respiro fisicamente. Mi dà fastidio anche nella vita di tutti i giorni, e non guidando più la moto sarà comunque da operare. Sapendo che era l’ultima stagione non volevo perdermi queste gare, se avessi continuato mi sarei operato saltandone un paio.”

Come hai fatto a tenerti dentro per un anno questa cosa e poi dare l’annuncio definitivo prima del Bol d’Or?

E’ stato divertente perché si parlava di programmi futuri nonostante io non ne facessi più parte. E’ stata una cosa molto intima della mia ragazza e della mia famiglia, lo sapevamo solo noi. Me la sono goduta nel privato e poi a Suzuka l’ho annunciato a tutta la squadra. Da lì poi è partito tutto e prima del Bol d’Or l’ho annunciato pubblicamente.”

Hai vinto tutto il vincibile nell’Endurance e ora c’è l’ultimo step prima di ritirarti, difendere il titolo vinto l’anno scorso…

L’obiettivo è quello di vincere il titolo anche quest’anno e magari anche vincere la gara, questo mi piacerebbe molto. Sarebbe la ciliegina sulla torta di una bella carriera in Endurance, daremo il massimo per farlo. Questa pista è molto complicata e le 24 ore non sono mai scritte fino alla bandiera a scacchi. Vedremo come andrà, ci proveremo sicuramente ma non mi rovinerà la festa qualora non dovessimo riuscirci.”

Guardando sia la tua carriera in Endurance che la totalità, hai qualche rimpianto o è andato tutto come avevi pensato?

La carriera in Endurance è stata molto bella, negli anni avrei potuto vincere di più ma con il passaggio da GMT94 a YART abbiamo avuto un po’ di problemi e sfortune ma è stato ancora più bello vincere il Mondiale l’anno scorso. In generale non sono uno che ama molto i rimpianti, sono riuscito ad ottenere di più di quello che avevo sognato da ragazzino, ho avuto l’opportunità di correre in tutti i campionati e contro piloti del calibro di Rossi, Lorenzo, Pedrosa, Stoner, per me qualcosa di incredibile. Ho corso con Razgatlioglu e Rea, con gli eroi del motociclismo. Per me è stata una bella carriera, avrei potuto fare meglio in alcune occasioni, sarei potuto andare meglio in altre però questo fa parte della vita. Uno cerca di imparare e mettere in saccoccia per utilizzarlo in futuro e fare esperienza delle cose negative.”

Lo vedresti Jonathan Rea a tempo pieno nell’Endurance?

Quando parlo con Rea, Locatelli, Gardner ed Aegerter tutti sono innamorati dell’Endurance. Il sogno di Locatelli è quello di fare la 24h di Le Mans, a Rea piacerebbe moltissimo fare una 24h dopo aver fatto più volte e vinto anche la 8h di Suzuka. Penso che Yamaha sarebbe entusiasta di dare a loro una opportunità appena sarà il momento giusto di fare delle gare Endurance o tutto il campionato. Sarebbe bello vederli e sono sicuro che andrebbero fortissimo.”

Anche perché YART da lunedì avrà uno spot libero…

“Sì esatto(ride). Adesso l’obiettivo di YART è quello di trovare un sostituto per me."