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IDM, Reiterberger: “Non c’è posto migliore di Schleiz, per il titolo EWC servirà un aiuto”

© Steffen Prdorf

Non c’è sosta per Marcus Reiterberger, una settimana fa impegnato con la squadra ufficiale BMW nel FIM EWC a Suzuka insieme a Ilya Mikhalchik vincitore proprio davanti al tedesco delle gare a Schleiz, il risultato però all’ex Superbike sembra non importare perché per lui l’importante era esserci.

IDM, MIKHALCHIK PIEGA REITERBERGER: È LUI IL RE DI SCHLEIZ

Schleiz è un posto speciale

Il quattro volte campione tedesco Superbike è tornato a correre nella serie nazionale sul circuito semipermanente di Schleiz in Turingia ma a veramente pochi km dal confine con la Sassonia tanto che il Sachsenring dista in linea d’aria poco più di 50km. Una pista di 3,8km che si snoda tra le vie dell’omonimo paese e che ogni anno raccoglie decine di migliaia di persone che fin dal giovedì si accampano nei campi adiacenti alla pista. Non c’è da stupirsi se Markus Reiterberger nonostante abbia corso a Suzuka solo lo scorso weekend sia voluto a tutti i costi esserci: abbiamo chiesto al tedesco appena terminata Gara2 di trarre un bilancio sulle due gare: “Suzuka è stata una gara difficile ma sono felice di essere qui a Schleiz che è il mio circuito preferito. È stata una decisione dell’ultimo minuto e quindi non c’è stato tempo di provare la moto ho dovuto iniziare a cucirmela addosso venerdì nelle libere, all’inizio non mi sentivo bene in moto, oggi abbiamo fatto dei cambiamenti e fin da Gara 1 la situazione è migliorata ma è come se la prima manche fosse stata la FP1 per me. In Gara 2 avrei potuto vincere ma ho fatto un errore all’ultima curva, alla fine abbiamo dimostrato di lottare sempre nelle posizioni che contano e questo è l’importante. Questa è stata solo una wilcard ma è il posto migliore che potessi immaginare per farla qui a Schleiz. Non importa la posizione finale questo è senza dubbio il miglior weekend della stagione e devo ringraziare il mio team e gli sponsor”.

Il pensiero ora dopo la festa di Schleiz va al Bol d’Or a metà settembre dove “Reiti” insieme a Ilya Mikhalchik e Sylvain Guintoli proveranno a vincere la classica francese: “Le 24 ore sono le gare pià difficli, a Le Castellet ancora di più perché c’è il lungo rettilineo che mette in crisi tutti i motori ed è una gara difficile per tutti i costruttori. Noi però siamo forti e possiamo vincere la gara mentre per il campionato servirà l’aiuto degli altri”. YART e SERT che distano 44 e 38 punti in campionato e per conquistare il titolo in casa BMW dovranno sperare in qualche regalo dalle dirette concorrenti.