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Supermoto, a Mettet l’ultima gara iridata di Thomas Chareyre

© S1GP

Si è chiusa sul circuito di Mettet la carriera di quello che ad oggi è stato il più grande interprete del Supermotard, Thomas Chareyre lascia la S1GP dopo otto titoli mondiali, tre europei e dodici edizioni del Supermoto delle Nazioni.

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Una carriera lunga vent’anni

Sarà strano vedere una gara del mondiale Supermotard senza Thomas Chareyre in griglia di partenza, il francese classe 1988 ha però corso a Mettet nello scorso weekend la sua ultima gara iridata. Una carriera iniziata nel mondiale S2 a soli 16 anni nel 2004, gli anni da ufficiale Husqvarna CH Racing prima del passaggio nel 2010 al team 747 Motorsport TM Racing con il quale inizia a vincere a ripetizione, nel primo anno con la moto pesarese conquista subito il titolo mondiale. È però dal 2014 che Thomas diventa pressoché imbattibile, conquista tutti i titoli dal 2014 al 2020 (il titolo 2018 è stato assegnato come titolo europeo e non mondiale) solo Marc-Reiner Schmidt negli ultimi anni è riuscito a batterlo costantemente in pista, compreso quest’ultima stagione di gare con il tedesco che si è laureato per la quarta volta campione del mondo proprio al termine della prima manche, vinta dall’austriaco Lukas Hollbacher, rientrato nel finale di stagione dopo l’infortuno patito lo scorso anno. Per Chareyre la terza posizione nel GP del Belgio a Mettet consegna la seconda posizione iridata proprio alle spalle di Schmidt. Si chiude così la carriera del più grande interprete del Supermotard, colui che è riuscito a superare i cambi regolamentari e la mutazione che la disciplina ha subito in questi 20 anni restando sempre al vertice.