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MXGP: Prado Vs Gajser, la resa dei conti

© L.Resta

La star assoluta del weekend spagnolo sarà senz’altro lui, Jorge Prado (GASGAS), Campione del Mondo in carica e tabella rossa della classe regina: l’uomo da battere per l’ultima volta, prima che un volo lo porti dall’altra parte dell’oceano per iniziare una nuova avventura. Sarà una nuova storia quella che si appresta a vivere in verde, il verde della Kawasaki, una novità assoluta che farà strano un po’ come all'inizio ha fatto strano vedere Cairoli in rosso.

I due contendenti al titolo derlla MXGP 2024, Prado (1) e Gajser (243) @L.Resta

Prado e Gajser, due opposti molto simili

Ma prima di volare via lasciandoci orfani di una delle più belle guide viste negli ultimi anni, Jorge, Giorgio per chi lo frequenta tra Ladispoli e Santa Marinella sul litoirale romano, ha un compito da portare a termine: aggiudicarsi il secondo titolo della MXGP, il quarto di una carriera straordinaria che conosce paragoni solo in quelle di piloti come Tim Gajser (Honda) e Jeffrey Herlings (KTM), i suoi migliori avversari o i suoi peggiori nemici in questo 2024 che ci ha tenuti col fiato sospeso fino all’ultimo. Loro nel 2023 non c’erano, o meglio, c’erano ma solo part-time; alle prese con l’orribile infortunio rimediato ad Arco il primo, a fare i conti con le sue fragilità il secondo che finalmente quest’anno è riuscito a portare a termine una stagione intera senza saltare gare, cosa che non gli riusciva dal 2017, ironia della sorte anno in cui veniva battuto da Cairoli che conquistava il suo nono titolo. Si, perché quando l’olandese è riuscito a compiere l’impresa nel 2018 e nel 2021 ha sempre saltato almeno una gara per infortunio.

Gajser in azione in Cina @L.Resta

Febvre ed Helrings potevano lottare per il titolo

Quest’anno invece il terzetto di assi ha portato a termine la stagione insieme e Romain Febvre (Kawasaki) che sembrava poter essere della partita all’inizio dell’anno, ha dovuto arrendersi ad un infortunio a un pollice, lasciando i tre scrivere alcune delle più belle pagine degli ultimi anni. Era dal mitico 2021, millesimo eccezionale che non vedevamo tre piloti giocarsi la posta in palio fino alla fine. Ora ormai è un affare a due, con Herlings tagliato fuori dopo la Cina, un duello tra due piloti che sono agli antipodi in quasi tutto, fuorché nella classe e nel talento. Lavoratori instancabili, Prado e Gajser sono due facce della stessa medaglia. 

Prado in azione in Cina @L.Resta

Gajser, umiltà e pacatezza alla conquista della MXGP

Più introverso e timido il primo, capace di sciogliersi in un sorriso dolce e malinconico ma profondamente sincero, è il bravo ragazzo, quello a cui un padre affiderebbe la propria figlia. Liberatosi dalla presenza ingombrante del padre, Tim ha costruito un nido accogliente dove rifugiarsi con la sua Spela, compagna inseparabile e con il suo cane. Happy Rider, come si definisce lui stesso dopo anni di vessazioni genitoriali, la tegola che gli è caduta in testa in Cina non toglie nulla all’annata straordinaria che ha disputato, riuscendo a mettere in difficoltà un pilota straripante nei numeri come il Prado del 2024. 

Calmo e riflessivo, Gajser prima della partenza @L.Resta

Prado e la sfrontatezza di un enfant prodige

Sfrontato, al limite dello spaccone quando le cose vanno bene, Jorge è un mix micidiale di velocità e tecnica che è cresciuto alla corte di De Carli, padre prima e figlio in seguito. Due titoli con Claudio in MX2, uno, per ora, con Davide in MXGP, il galiziano regna supremo su tutte le statistiche della stagione tranne una, le qualifiche, quelle che lo scorso anno sembravano avergli regalato il titolo. Assieme a Joel Smets, Prado ha ribaltato la strategia del 2023, mostrandosi veloce sempre ma in particolare nelle seconde frazioni. Intelligente e curioso, non gli sfugge nulla di quello che succede nel suo raggio di azione, il suo sorriso sa essere beffa o complicità, con papà Jesus sempre un passo dietro di lui. A lui il merito di averci saputo credere fino alla fine, anche quando i conti sembravano irriderlo.

Deciso e sfrontato, Prado prima della partenza @L.Resta

Herlings, Fernandez, Febvre, Renaux, chi sarà l'ago della bilancia?

A Cozar sarà determinante anche il ruolo dei comprimari di questo maglifico spettacolo, con Romain Febvre (Kawasaki), Maxime Renaux (Yamaha), Jeremy Seewer (Kawasaki) e Ruben Fernandez (Honda), chiamati forse in causa da una buona partenza o da una prestazione brillante. Se Gajser dovesse vincere tutte e tre le manche e Prado terminare sempre alle sue spalle, ci troveremmo in una situazione di parità che regalerebbe il titolo allo spagnolo, forte dei 10 GP vinti. Se uno di loro dovesse frapporsi tra lo sloveno e lo spagnolo, sposterebbe l'ago della bilancia. Se HRC in Cina avesse dato l'ordine a Fernandez di cedere la posizone a Gajser, oggi lui avrebbe un forse prezioso punto in più ma con i se e con i ma non si conquista un titolo. Che vinca allora  il migliore, anche se qui di migliori ce ne sono due.

Ruben Fernandez, sarà il terzo incomodo del GP di Castiglia e Mancia? @L.Resta