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Moto3, Rossi fa autocritica: “Mi metto troppa pressione addosso”

© Luca Gorini

Mentre in MotoGP e in Moto2 i piloti italiani stanno brillando e in Austria hanno conquistato il successo in entrambe le classi, in Moto3 nessun centauro tricolore è ancora salito sul podio. Lo scorso weekend, al Red Bull Ring, il migliore dei “nostri” nella classe leggera è stato Riccardo Rossi, decimo sotto la bandiera a scacchi con la KTM del team CIP Green Power.

Tuttavia, il talento ligure non ha nascosto il proprio disappunto per il risultato del proprio fine settimana, fortemente condizionato da una qualifica disastrosa in cui non è andato oltre il 23° posto, dovendo dar vita ad una grande rimonta per entrare in Top 10 in gara ma perdendo ovviamente il contatto con il gruppo di testa visto che i primi hanno imposto un ritmo forsennato fin dalle prime tornate.

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Rossi: “Devo cambiare mentalità, non sono David Alonso”


Sono arrabbiato con me stesso, perché mi metto troppa pressione addosso in qualifica e non riesco ad esprimermi al meglio”, ha ammesso Riccardo a fine weekend. “Avevo il potenziale per entrare tranquillamente in Q2, ma un errore banale mi ha costretto a partire dal fondo della griglia. Pur avendo un ottimo ritmo, scattando così indietro e dovendo rimontare è stato impossibile stare con il gruppo di testa”.

Devo cambiare mentalità, perché non sono David Alonso, che anche scattando dalle retrovie riesce a vincere facendolo sembrare facile”, prosegue il numero 54. “Se riuscissi a mettere a posto questo aspetto, potrei ottenere piazzamenti migliori rispetto alla Top 10, ma partendo 23° è pressoché impossibile ambire a risultati di rilievo. In ogni caso, la moto è competitiva e con il team sto lavorando bene, perciò mi auguro di cambiare questo trend già ad Aragòn”.

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