Ventisette giri appassionanti a Phillip Island, per una MotoGP che premia chi ha puntato la sveglia per seguire le azioni consumate dall'altra parte del mondo. Il duello innescato tra Marc Marquez e Jorge Martin si è risolto (quasi) nel finale, quando il numero 93 accumulava qualche metro decisivo sul leader iridato. Per l'otto volte iridato è il terzo successo domenicale, quarto con l'aggiunta della Sprint. in carriera sono 89. Il numero di Jorge.
Marc Marquez impressionante, Pecco Bagnaia distante 20 punti da Martin
Martin ha condotto le operazioni sino a tre tornate dal termine, poi è arrivato l'attacco spietato di Marc, a relegarlo on seconda posizione. La punta Prima Pramac ha reagito, un po', ma il portacolori Gresini ne aveva di più, tanto che ha tagliato il traguardo con qualche metro di vantaggio. Diciamo 150.
E Pecco Bagnaia? Il numero 1 è giunto terzo, perciò a podio. Tuttavia, l'ufficiale Ducati mai si è trovato in corsa per la vittoria, ed è costretto anche a cedere ulteriori punti a Jorge. I due si trovano a 20 lunghezze. Il duello per la corona continuerà a Buriram, Sepang e Valencia? Per lo spettacolo, ce lo auguriamo.
Diggia resistente, Binder anti-Ducati
A dispetto di una condizione fisica precaria, Fabio Di Giannantonio ha ottenuto un gran quarto posto, tenendo in parte alto il morale del team Pertamina Enduro VR46. Marco Bezzecchi, infatti, ha rispettato il Long Lap Penalty comminatogli per l'incidente su Maverick Vinales causato ieri, poi è però finito a terra.
Tra tante Desmosedici, ecco la KTM di Brad Binder. L'unica, diremmo, perché Pedro Acosta è rimasto fermo poiché unfit, mentre Jack Miller si è visto poco. Augusto Fernandez non si è visto per nulla. Benino lo stesso Vinales, anche se l'Aprilia esce con soddisfazioni relative dall'Australia.