Fabio Di Giannantonio, suo malgrado, durante la Sprint MotoGP ha assistito involontariamente all'incidente innescatosi tra Marco Bezzecchi e Maverick Vinales. Il romano del team Pertamina Enduro VR46 seguiva a ruota il compagno di box Ducati e il portacolori Aprilia, vivendo così la situazione: "Forse uno dei momenti più paurosi della mia vita" il gelido commento "Eravamo a 350 chilometri orari, di fronte a me ho visto due moto esplodere, letteralmente parlando. Tosto e brutto. Ho provato a evitare i pezzi, qualcuno di questi mi ha colpito sul corpo. La placca in titanio della tuta si è addirittura spaccata, lasciandomi con la spalla rossa. Il cupolino della mia moto si è rotto. Sinceramente, mica ho capito cosa sia successo. Ero concentrato sulla mia linea, so solo che ho avuto paura vera".
Under Investigation: pressione gomma sotto il minimo consentito
Il quinto posto del Diggia è ancora da notificare, perché la Race Direction sta indagando. La gomma anteriore Michelin della GP23 aveva la pressione di gonfiaggio al di sotto della regola, parrebbe: "Ancora non saprei, vediamo. Per ora sono quinto. Ho corso la miglior Sprint dell'anno, forse. In partenza ho perso posizioni, ma poi ne ho recuperate parecchie, avvicinandomi al gruppo del podio. Posso essere contento: ho superato tanti rivali, buon dato in vista di domani. Il podio non è ipotesi assurda, anzi: si può fare. Per aggiudicarmelo, ho bisogno di una bella partenza. Poi, dovrò gestire egregiamente le gomme, correndo in maniera intelligente. Sì, secondo me domani posso essere della partita giusta".
Notizia è che, dopo Buriram, Fabio risolverà il problema legato alla spalla infortunata a metà anno: "Operarmi dopo la Thailandia? E' un peccato. Finire la stagione con assenze mi infastidisce, però fatico a stare in sella. Non riesco a mettermi in carena, in alcune curve non tocco col gomito a terra. Nonostante ciò, sono veloce. Mi opero per preparare al meglio il 2025".