Marc Marquez si è preso il venerdì della MotoGP di Phillip Island. Frase perentoria e secca, a dispetto di una guida morbida e gentile. Il numero 93 adora il saliscendi situato sul Mar di Tasmania, per un motivo ben preciso: "Vi sono curve sinistrorse, nelle quali posso usare il freno posteriore e piede. Ecco perché mi trovo bene. Invece, nelle pieghe a destra fatico: non riesco a usare il freno posteriore a pollice. Nelle piste che girano perlopiù a sinistra mi sento meglio e più forte, ma sfortunatamente quasi tutti i tracciati vanno a destra".
Marquez lo sa: gli altri Ducatisti non rimangono a guardare
Sinistra o destra, resta il primato segnato dal portacolori Gresini, su un asfalto completamente nuovo: "Il mio punto forte nella guida è proprio questo" spiega "partire subito forte, esatto. Poi, però, rimango lì, e tutti gli altri arrivano e, a volte, mi sorpassano. Ecco il mio problema. La pista mi piace, l'ora di lavoro è stata dura. Comunque sono contento di aver cominciato bene".
Domani ci saranno le qualifiche, seguite immediatamente dalla Sprint. E domenica il Gran Premio. Ecco la previsione: "Sul passo gara, posso dire questo: sino al quindicesimo giro siamo a posto. Il fatto che alla fine ne mancano ancora 15. Sarà importante quindi capire le gomme e quale mescola usare. Nell'ultimo tentativo ho avuto un warning, e anche nella prova di lpartenza ho tribolato. Dobbiamo capire se è un suo problema, mio o della pista".
Trovarsi davanti mica significa avercela già fatta. Infatti: "Macché, Jorge Martin e Pecco Bagnaia arriveranno su sicuramente, anche Marco Bezzecchi è veramente forte, pure mio fratello Alex è da considerare. Vediamo, ma una cosa è certa: l'importante che Ducati sia leader".