Home

Motomondiale

SBK

Off Road

Pista

Mondo Racing

The Test

Foto

Motosprint

LIVE

Phillip Island: l’analisi delle criticità per la MotoGP

© Luca Gorini

Dopo un paio di settimane di sosta post Giappone, la MotoGP è pronta per ricominciare l’ultima fase del tour asiatico con il trittico Australia-Thailandia-Malesia prima dell’atto conclusivo di Valencia. Martin arriva in Australia ancora leader della classifica ma con soli 10 punti di vantaggio su Bagnaia ed il ricordo non tanto dolce della gara dell’anno scorso, chiusa al quinto posto con una gomma ormai distrutta. Dal canto suo Bagnaia ha il grande slancio della doppietta giapponese. Jorge e Pecco sono ormai gli unici due che si giocano il titolo, fuori causa Bastianini e Marquez in lotta per il terzo posto iridato. 

Il lungo tour dell’Asia-Oceania prosegue senza sosta e nel prossimo weekend si torna su un tracciato che ai piloti piace tantissimo, soprattutto per la location nella quale è situato, ovvero il Gran Premio d’Australia a Phillip Island.

Non tutti sanno che…

Per quanto sia la gara di casa degli australiani, nel corso delle 32 edizioni sono solamente 12 le vittorie aussie in tutte le classi, delle quali 6 sono di Stoner in MotoGP. Hanno vinto la gara di casa anche Doohan (3 volte), Gardner (2 volte), Miller e McCoy una volta a testa.

Storia, caratteristiche, incidenti avvenuti e titoli vinti a Phillip Island


Come successo anche con altri Gran Premi, anche quello australiano non ha avuto subito la sua sede prestabilita, tanto è vero che dopo le prime due edizioni a Phillip Island, la gara è migrata ad Eastern Creek (luogo, peraltro, dell’incidente nel 1996 tra le due Honda ufficiali di Crivillè e Doohan) per quattro anni salvo poi tornare nel 1997 a Phillip Island e stabilirsi lì definitivamente. 

La denominazione Gran Premio d’Australia è stata usata per la prima volta nel 1914 e anche negli anni successivi si disputavano competizioni semi-locali con quella denominazione. La gara entra ufficialmente nel calendario del Motomondiale soltanto nel 1989, un anno dopo essere entrata in quello Superbike. 

Situato sull’omonima isola di Phillip Island nella Regione di Victoria, il tracciato di Phillip Island è stato costruito nel 1956. Prima della costruzione effettiva del tracciato, nel 1931 si disputava una gara motociclistica su un tracciato sterrato nei pressi di quella che è oggi la pista. Tra la fine degli anni 70 e l’inizio degli anni 80 gli impianti del tracciato caddero in abbandono, nel 1985 viene ristrutturato ed ammodernato. Dopo le gare del 1989 e 1990, nel 1995 viene annunciato il ritorno del Motomondiale sul tracciato a partire dal 1997.

Le caratteristiche

Phillip Island misura 4,45 km e consta di 12 curve, 5 a destra e 7 a sinistra, la sede stradale è larga 13 metri ed il rettilineo principale è lungo 900 metri. Si tratta di un circuito altamente spettacolare posto su un terreno ondulato sul ciglio di una scogliera, formato da un continuo susseguirsi di curve veloci e di ampio raggio spezzato solo da due tornantini, dove si possono ammirare audacissimi sorpassi. L'unico rettilineo degno di nota, quello dei box, è in discesa e vi si raggiungono velocità di punta molto elevate. Caratteristici i vari tratti vicini al mare, suggestivi e amati dai fotografi di tutto il mondo. Da segnalare la costante presenza di gabbiani nell'area del circuito, che spesso rappresentano un rischio di impatto per i concorrenti (Andrea Iannone ne sa qualcosa)

Incidenti

Al netto delle varie cadute sia al tornante di curva 4 (Crutchlow nel 2014) che a quello di curva 10 (Marquez nel 2014 e 2016), degni di nota sono gli incidenti del 2018 con protagonisti Marquez e Zarco in curva 1 e quello dell’anno successivo tra Petrucci e Quartararo alla curva 2 del primo giro. 

28 ottobre 2018, appuntamento 17 su 19 di quella stagione. Quinto giro di gara, curva 1. Johann Zarco, in lotta con Marquez ed una Ducati Pramac, viene spinto leggermente fuori pista e, risucchiato dalla scia di chi era davanti, tampona Marquez volando nella ghiaia. 

27 ottobre 2019, appuntamento 17 su 19 di quella stagione. Primo giro di gara, curva 2. E’ un incidente piuttosto particolare nella sua dinamica: a metà della curva 2, Quartararo va largo e prova a tenere la moto per non andare nell’erba, Petrucci, che era dietro, fa highside e con il corpo prende la moto del francese facendolo cadere.

20 ottobre 1996, Eastern Creek, ultima gara della stagione. Tra Crivillè e Doohan succede tutto all’ultimo giro. Prima un contatto tra i due nel tentativo di sorpasso dello spagnolo, poi al tornante di curva 9 l’attacco decisivo che porta alla caduta di entrambi. Crivillè e Doohan ripartono chiudendo rispettivamente sesto ed ottavo.

Titoli vinti 

Phillip Island in un paio di occasioni è stata teatro di vittorie di titoli iridati: Valentino Rossi nel 2004 al primo anno con Yamaha dopo aver vinto la gara davanti a Gibernau e Casey Stoner con la Honda nel 2011 dopo aver vinto la gara davanti ai suoi compagni di team e marca Andrea Dovizioso e Marco Simoncelli (ultimo podio in carriera per il Sic) 

I tratti caratteristici del tracciato australiano


Phillip Island è un tracciato piuttosto particolare, un misto di curvoni veloci ad ampio raggio e due tornanti molto lenti che spezzano il ritmo del giro.

I punti di frenata più difficili sono: Southern Loop, staccata molto difficile e bisogna stare cuciti al cordolo; Honda Corner, uno dei due punti lenti del tracciato e luogo di contatti e cadute (Aleix Espargarò e Pedrosa ne sanno qualcosa, anche Crutchlow nel 2014 è caduto in quel punto); curva 10, lenta come la 4 e luogo di cadute (Marquez nel 2014 e 2016).

I punti di sorpasso invece sono: Doohan Corner, facile però il controsorpasso; Southern Loop, copia-incolla della Doohan; Honda Corner; Siberia, lunga sinistra; Lukey Heights, la lunga sinistra che precede il tornante di curva 10; curva 10, altro punto di sorpasso come la 4.

Statistiche e record del Gran Premio d’Australia


Come abbiamo visto in precedenza, due sono le piste sulle quali si è disputato il Gran Premio, Phillip Island ed Eastern Creek, per un totale di 34 edizioni contando quella che si disputerà nel prossimo fine settimana. Phillip Island è stata teatro di 28 edizioni, Eastern Creek di 6. La gara è stata assente in due occasioni dal calendario, 2020 e 2021 per via della pandemia da Covid-19

Il primo Gran Premio d’Australia del Motomondiale risale al 1989: successi di Alex Crivillè in 125, Sito Pons in 250 e Wayne Gardner in 500. 

La prima gara disputata ad Eastern Creek risale invece al 1991: successi di Loris Capirossi in 125, Luca Cadalora in 250 e Wayne Rainey in 500

L’ultima edizione, quella dello scorso anno, ha visto i successi di: Deniz Oncu in Moto3, Tony Arbolino in Moto2 e Johann Zarco in MotoGP

Il pilota più vincente in Australia è Valentino Rossi con 8 successi (2 in 250, 6 in 500/MotoGP), segue Casey Stoner con 6 trionfi tutti in MotoGP e consecutivi dal 2007 al 2012.

Per quanto riguarda la MotoGP, Pole 2023 ed All Time Lap Record sono di Jorge Martin in 1’27”246, giro veloce in gara è di Jorge Msrtin in 1’28”823 mentre resiste il giro record in gara di Marc Marquez del 2013 in 1’28”108

Per quanto riguarda la Moto2, Pole 2023 ed All Time Lap Record sono di Fermin Aldeguer in 1’31”888, giro veloce in gara di Tony Arbolino in 1’45”698 (pista bagnata) mentre resiste il giro record in gara di Tom Luthi del 2019 in 1’32”609

Per quanto riguarda la Moto3, la Pole 2023 è di Ayumu Sasaki in 1’36”539, giro veloce in gara di Deniz Oncu in 1’51”997 (gara bagnata), resistono il giro veloce di Miller del 2014 in 1’36”302 e l’All Time Lap Record dello stesso Sasaki del 2022 in 1’35”854.

Orari MotoGP Australia