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MotoGP, Alex Criville: "Marc Marquez è più fluido, rende tutto facile"

© Luca Gorini

Dalla Honda alla Ducati, Marc Marquez è un pilota rinato. In sella alla Desmosedici schierata dal team Gresini Racing, il #93 è tornato finalmente a esprimersi sui livelli che lo avevano reso invincibile sino al 2020, anno in cui la sua carriera fu compromessa dal terribile incidente di Jerez. Da allora lo spagnolo ha sofferto sino a reinventarsi e tornare vincente proprio quest’anno, interrompendo un digiuno lungo oltre 1000 giorni con i successi di Aragon e Misano.

Nel programma "Decoded", trasmesso da DAZN Spagna, l’ex pilota Alex Criville ha analizzato il percorso compiuto da Marc, capace di cambiare stile di guida e adattarsi in breve tempo alla GP23 condotta quest’anno, totalmente differente dalla RC213V cavalcata fino al 2023.

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"La sua guida è più fluida sulla moto – ha detto Criville – non carica troppo l'anteriore e la sua posizione in sella è un po' più arretrata, forse per ridurre le vibrazioni derivanti dal chattering o per mettere più carico sul posteriore. Questa posizione consente un ingresso più pulito, il retrotreno copia bene le traiettorie e ha una buona percorrenza. Prima era un pilota molto più aggressivo, soprattutto in entrata di curva, lo si vedeva muovere sempre molto il corpo, cercava di trovare il suo modo di posizionarsi per poter frenare. Ora vediamo un Marc che, in staccata, è molto più stabile, molto più calmo. Vediamo una guida più fluida e scorrevole. È come se tutto fosse più facile per lui, lo vedi e dici: ‘Sembra che non stia spingendo, ma sta andando forte'. Sono piccoli dettagli, stiamo parlando di uno o due decimi al massimo, ma che fanno la differenza".

Piccoli adattamenti che dimostrano la voglia di Marquez di tornare a vincere, anche a costo di commettere errori e cadute: “Marc ha perfezionato il suo stile di guida, ha capito molto bene di cosa ha bisogno la Ducati per andare forte. Attualmente ha uno dei migliori prototipi ma continua a guidare la classifica degli incidenti. Fortunatamente questo accade più in allenamento e meno in gara. Ma è un campione, cosa possiamo dirgli? A lui piace essere il primo o tra le prime file, quindi cerca il limite e incappa in tante scivolate. Ha scelto un percorso difficile, ma sta sempre cercando di migliorare i suoi risultati per arrivare in cima. Marc è Marc. E oggi possiamo dire che è pronto a vincere di nuovo” ha concluso il due volte titolato nel Motomondiale.

Adesso non resta che attendere l'ultima tappa di questo percorso: l’approdo nel team Lenovo a partire dal 2025 al fianco di Pecco Bagnaia.

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