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La Bestia morderà?

Non è partito in modo esaltante, il 2024 di Enea Bastianini. In Qatar, sulla pista in cui due anni fa festeggiò la prima vittoria nella top class, non è andato oltre un quinto posto. Poi sono arrivate due prestazioni da podio (Portimao e Austin) e nuovamente un quinto posto, a Jerez. Dopo quattro round, possiamo dire che la prima parte di stagione del riminese è stata un’altalena di emozioni.

Com’è possibile, quindi, che lo ritroviamo a soli 22 punti da Jorge Martin, leadership della classifica? La parola che spiega tutto è “costanza”.

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In attesa del "colpaccio" 

Un solo “zero” (in Spagna, nella Sprint) fa da contraltare a prestazioni da punti più o meno pesanti. Un ruolino di marcia che, nonostante tutto, può aumentare il livello di fiducia di Enea nella sua personale corsa verso il titolo: proprio la continuità di risultati al top è uno degli elementi fondamentali che non devono mancare, in un campionato ancora lunghissimo.

Certo, per dare una maggiore spinta servirebbe il “colpaccio”, una vittoria in grado di far drizzare le orecchie ai suoi rivali, che forse ancora non lo considerano un serio candidato per l’iride. La prima occasione, per Bastianini, arriverà proprio questo fine settimana, su una pista in cui nel 2022 centrò una delle cinque vittorie della sua carriera in MotoGP. Servirà una prestazione proprio “alla 2022” per rafforzare ancora di più la sua credibilità e la sua posizione da pezzo pregiato del mercato. C’è l’obiettivo rinnovo nel team interno Ducati, con un occhio all’attrazione Aprilia, che a sua volta sta cercando un pilota in grado di regalarle la costanza di risultati (appunto), che né Viñales né Espargaró le stanno assicurando. Certo è che, guardandola da appassionati, avere un altro binomio tricolore moto-pilota non sarebbe affatto male.