Quando due piloti della medesima categoria portano lo stesso cognome, è oppurtuno specificare, di volta in volta, di chi si sta parlando. Nella fattispecie di entrambi i Fernandez, al secolo Raúl Fernández González e Augusto Fernández Guerra. Onde evitare fraintendimenti, occorre precisare l'assente parentela, l'ovvia omonimia e la differenti squadre rappresentate: Trackhouse Aprilia per il ventitreenne madrileno, Red Bull GAGGAS per il ventiseienne madrileno. I due sono pure concittadini, e il tutto complica una situazione che sta diventando complicata in vista della MotoGP 2025.
Raul & Augusto: gli arrivi in MotoGP
Raul ha sempre militato nel paddock prototipale, cominciando ad affacciarsi tra il 2015 e 2018 con la Red Bull Rookies Cup. Da lì, la Moto3 si è rivelata naturale conseguenza, per merito del suo talento naturale. Altalenanti presenze, sino alla titolarità e le vittorie 2020, che lo portarono in Moto2. Il 2021 forte di risultati, così tanto da spingere - esatto - KTM a volerlo in MotoGP. Annata di apprendistato con Tech3, poi Aprilia RNF, ancora RS-GP oggi, marcata Trackhouse.
Augusto ha lasciato le categorie Stock e derivate di serie, saltando sulla selettiva Moto2. Prime soddisfazioni dal 2019, culmine del concetto nel 2023: campione del mondo di classe, con chiamata dalla classe regina. Certo, sua è una GASGAS, ma sotto le carene Tech3 pulsa una KTM. Per lui è la seconda stagione consecutiva l'attuale.
Un Fernandez di troppo in MotoGP, forse due, anzi no
Ora veniamo ai risultati, focus di questo articolo. Entrambi forti, i due Fernandez stanno raccogliendo poco, e questo "poco" è in virtù di quanto promesso nelle esperienze precedenti. Occhio a Raul: tre stagioni complete di MotoGP, una sola top five, Valencia 2023 a giochi fatti. Notare un dato: ha avuto le Sprint quale occasioni doppia a weekend.
Augusto poco di più: quarto a Le Mans lo scorso anno. Se vi chiedete a quanto ammonti la bontà della sua GASGAS, guardate cosa sta combinando Pedro Acosta al debutto: due uscite, già a podio, ruolo di protagonista. Potremmo dire che KTM punti sul giovane, ma il numero 37 sta giovando di gual opportunità.
E il mercato MotoGP impazza. Entrambi in scadenza contrattuale, sanno che l'obiettivo salvezza sia più pesante di ogni piazzamento, o meglio: il miglior piazzamento potrebbe (condizionale) valere la salvezza. Sono tanti i cambi di casacca previsti, alcuni potrebbero arrivare dalla Moto2 e, giustamente, per rimanere almeno un anno i due omonimi sono chiamati al quid risolutivo. Se basterà.