Niente Phillip Island e relativa visita nei giorni precedenti ai molteplici parchi per incontrare koala e canguri per Miguel Oliveira che restato in patria è stato ospite di André Villas-Boas al do Dragao, casa del FC Porto.
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Villas-Boas salvato da un incidente alla Dakar
Forse non molti sanno che l’ex allenatore di Porto, Chelsea e Tottenham oltre che storico collaboratore tecnico di José Mourinho fino al 2009 quando lo “Special One” allenava l’Inter è un grande appassionato di motori. Tanto che nel 2018 André Villas-Boas partecipò alla Dakar su un Toyota Hilux in equipaggio con Ruben Faria. Una partecipazione che seppur poco fortunata ha probabilmente salvato la vita dell’attuale Presidente del FC Porto. A seguito di un atterraggio violento da una duna Villas-Boas subì un infortunio alla schiena che lo costrinse al ritiro, arrivato in ospedale i medici si accorsero presto della presenza di un tumore alla tiroide, l’operazione di rimozione di circa metà della tiroide ebbe delle complicazioni con il portoghese che rischiò di soffocare nel suo stesso sangue. Da un esame di controllo dopo il primo tumore ne venne scoperto un secondo alla schiena anche questo rimosso. È lo stesso André Villas-Boas a confessare che probabilmente senza la sua partecipazione alla Dakar e quell’incidente quei due tumori probabilmente sarebbero stati scopeti molto più tardi con esiti decisamente meno lieti.
Per il Presidente del FC Porto è stato dunque un onore avere come ospite Miguel Oliveira ad oggi unico pilota a rappresentare a tempo pieno nel motomondiale il Portogallo, con il pilota Aprilia Trackhouse che attraverso i propri social ha ringraziato Villas-Boas per l’invito e per essere una fonte d’ispirazione e resilienza.