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Quartararo: "Sì a Yamaha dopo 3 ore di domande. Matrimonio? Sono da anni '60"

© Luca Gorini

Fabio Quartararo non ha mai smarrito il sorriso, ed ora che la salita sta forse diventando meno faticosa e ripida mantenere il buon umore è forse più facile. “El Diablo” infatti sta guidando la riscossa di una Yamaha che per tornare in alto ha messo lui e Massimo Bartolini al centro del progetto, ed alcuni segnali di ripresa si sono visti anche nel secondo GP di Misano, nonostante un finale amaro. “Purtroppo è finita la benzina così è sfumato il quinto posto, ma la velocità c’era e questa è la cosa più importante”. Il bello di una chiaccherata con Fabio è che si può parlare di tutto: moto - ovviamente - donne, amici, passato, presente e futuro. E nulla di quelle che emerge è banale. 
 
L’ultima volta che si era disputata una seconda gara a Misano nella stessa stagione hai vinto il titolo. Quali ricordi riaffiorano se ci pensi?
 
“Non so se mi fa bene pensarci ora, dato che in questa stagione è impossibile avere velleità di vittoria o titolo. E’ stato un weekend simile a quello che abbiamo vissuto di recente, con la pioggia all’inizio ed il sole domenica, ed in generale non posso che conservare dolci ricordi di quella giornata. Non voglio pensarci troppo però dato che sto vivendo un momento complicato: voglio concentrarmi su come tornare a quei livelli. Il ricordo più bello di quella giornata? Tanta felicità. Dalle tre del pomeriggio alle tre della notte penso di aver vissuto le dodici ora più belle della mia vita”.
 
Quanto e come è cambiato Quartararo da quel giorno?
 
“Non credo di essere cambiato più di tanto. In Francia è cambiata la percezione della gente, dato che sono stato il primo francese a vincere il titolo in classe regina, ma io anche nei dieci giorni di festa per il titolo sono sempre andato ad allenarmi, nonostante facessi le quattro di notte (ride ndr). Ho iniziato subito a pensare all’anno successivo, quindi non mi sento cambiato”.
 
La Yamaha invece?
 
“Dal 2021 a fine 2023 non è cambiata, e questo è stato il problema. Ora le cose stanno mutando, abbiamo trovato una strada relativamente al telaio e non solo. Nei GP di Misano abbiamo visto quanto può fare la differenza entrare direttamente in Q2, spero di poter migliorare ulteriormente”.

Yamaha, le persone fidate e... il matrimonio

Quando hai capito che Yamaha stava entrando in un tunnel?
 
“A fine 2021, quasi in concomitanza con la conquista del titolo. Onestamente già nel 2022 ho pensato di cambiare squadra, ma lasciare un team quando sei in testa al campionato non è possibile. Pensavo che avremmo fatto un passo avanti, che invece non c’è stato. Ora stiamo lavorando nel modo corretto”.
 
Quanto le difficoltà in pista incidono sulla vita privata di un campione come te?
 
“L’anno scorso è stato molto difficile, specie da marzo a luglio. Passi da lottare per la vittoria quasi sempre a giocarti a malapena la top ten, quindi è stato difficile mentalmente. Un po’ alla volta ho cambiato la mentalità, cercando di essere più ottimista: dato che io e Yamaha eravamo passati dal primo al decimo posto era possibile anche fare il contrario, pur sapendo che è molto più difficile. Ora stiamo crescendo ma ci mancano le moto in pista: nel 2025 arriverà Pramac, segno che stiamo spingendo come si deve. Fare le cose giuste però non implica un miglioramento immediato, potrebbe volerci di più”.
 
Quanto è importante in momenti del genere avere delle persone fidate al proprio fianco?
 
“Non ho molte persone al mio fianco. Quando vinci tante persone si avvicinano, ma in quel momento capisci chi davvero tiene a te e chi no. Il mio gruppo di persone fidate è molto ristretto, so di chi fidarmi in momenti del genere”.
 
Oggi in MotoGP la tendenza è quella di sposarsi presto, mentre negli anni ’80 e ’90 la situazione era molto diversa. Tu in che fase sei della vita?
 
“Io sono anni ’60 (ride ndr). In questo momento sono molto concentrato sulla carriera, che è la priorità, quindi non penso a trovarmi una ragazza. Se arriva ovviamente mi fa piacere, ma per ora preferisco divertirmi e non avere distrazioni. Può essere un aiuto avere una fidanzata, ma per ora mi piace il mio stile di vita. A volte vado in palestra alle undici della sera: se sei con la fidanzata a guardare un film sul divano difficilmente puoi farlo (sorride ndr)”.