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Marquez: "Felice, ma concentrato: il digiuno reale va terminato domani"

Marc Marquez è tornato. Nonostante la Sprint non venga contemplata nelle statistiche ufficiali infatti lo spagnolo è tornato a calcare il primo gradino di un podio 1042 giorni dopo l’ultima volta, e dunque il sabato di Aragon non può che restare impresso nella storia. Marc però resta lucido e concentrato, anche se nascondere la soddisfazione è difficile, dopo un successo sognato sin dal primo Gran Premio della stagione.
 
“Sono contento, ma anche concentrato – conferma lo spagnolo - ai membri del mio team ho detto “è solo una Sprint”, ma loro mi hanno risposto “da qualche parte occorre partire”. La mia prima pole sull’asciutto con Ducati e la mia prima vittoria in una Sprint in effetti rappresentano un passo importante: arrivavo da un weekend positivo, e qui le buone sensazioni sono rimaste. Mi sono goduto la gara, e quando ti senti bene in sella i giri sembrano più brevi: sento una extra confidenza che va maneggiata con cura, per evitare errori”.
 
Questa vittoria è una liberazione?
 
“Più che questo successo è la stagione in corso a rappresentare una liberazione, dato che ne ho passate tante e ho scommesso su me stesso per dimostrare il mio valore. Non volevo terminare la mia carriera con dei dubbi, ed ora mi sto concentrando per ottenere il massimo”.
 
Il potenziale che stai mostrando è replicabile altrove o è agevolato dal tracciato?
 
“Credo che quanto stia succedendo sia frutto di un mix di fattori: la pista mi piace, è sinistrorsa e dopo la pioggia di ieri era molto scivolosa, il che ha lenito i miei problemi sull’anteriore”.

Marquez, la vittoria e Bagnaia

Oggi Bagnaia ha avuto problemi al via. Sapevi che chi partiva dal lato sinistro avrebbe potuto faticare?
 
“Sì, sapevo che chi sarebbe partito dal lato sinistro della griglia avrebbe avuto problemi, sia a causa della pioggia caduta ieri che per la mancanza di altre partenze prima della nostra”.
 
Domani sarà una giornata potenzialmente importante.
 
“Il momento in cui interrompere il digiuno di 1043 giorni infatti è domani, e sono consapevole che se le condizioni del tracciato miglioreranno Bagnaia e Martin potranno avvicinarsi. Sento al contempo però di avere una grande occasione per concludere al meglio il weekend. Di certo dovrò spingere per più giri rispetto ad oggi, e le gomme saranno un fattore. In ogni caso sono tranquillo: se domani non dovessi vincere per qualche ragione non finirebbe il mondo, dato che sono già tornato a sentirmi bene ed è la cosa più importante”.
 
Ti senti nuovamente in lotta per il titolo?
 
“Mi piacerebbe dire che sono in ballo per il titolo, ma un weekend positivo non cambia la storia della stagione. Un weekend di un certo tipo è il punto di partenza, ma serve la costanza di Bagnaia e Martin: vorrei essere Pecco, che soffre un fine settimana ma va forte negli altri dieci. Ora sono troppo lontano ma lavoro e cerco di lottare con loro. In questa stagione sto cercando di imparare in vista del prossimo anno, godendomi l’atmosfera che si respira nel team Gresini”.

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