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Sprint MotoGP, Bagnaia: "Non mi sento invincibile, ma senza problemi vinco anche le Sprint"

© Luca Gorini

Nell’Università delle due ruote di Assen Pecco Bagnaia è sempre più un professore. Il piemontese giura di non sentirsi “imbattibile perché non sottovaluto gli avversari e la gara di domani può prendere una piega diversa”, ma finora al TT niente e nessuno si è frapposto tra lui e la prima posizione. Né in qualifica, dove Pecco ha firmato un crono monstre, né nella Sprint.
 
“Sono ormai cinque Gran Premi che sono veloce da venerdì e sono veloce nelle Sprint – le sue parole - ma per diverse ragioni risultati hanno un po’ tardato ad arrivare. Negli ultimi due weekend non ci sono stati problemi e sono arrivate due vittorie, ma qui sento di aver qualcosa in più anche rispetto alle gare precedenti”.
 
Bagnaia analizza poi la Sprint nel dettaglio, rivelando di avere mantenuto qualcosa nel taschino.
 
“Dopo aver fatto 31’5 ho cercato di gestire, girando comunque forte. Nel complesso non mi sono sentito del tutto a mio agio con la dura davanti, dato che nella parte veloce non ho sentito l’aderenza che mi serviva, ma con queste temperature non vi erano altre opzioni valide. Forse ho avuto un po’ di margine nel corso della gara”.

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Una vittoria perentoria quella odierna, che conferma il potenziale di Pecco. Un potenziale raggiunto per gradi nel corso della stagione.
 
“Ad inizio anno non ero troppo contento delle mie sensazioni, nonostante la vittoria in Qatar, così ho cercato di trovare una quadra con il team e ci siamo riusciti a Jerez. Ora abbiamo un’ottima base tant’è che qui ho modificato la moto al minimo, solo per adattarla alla pista. Durante la pausa mi sono concentrato principalmente sulla forma fisica”.
 
Indubbiamente ad “aiutare” Bagnaia vi è anche il magico rapporto tra lui ed il TT, dove Pecco andrà domani a caccia del terzo successo domenicale in altrettanti stagioni consecutive.
 
“In questa pista serve essere dolci e precisi, senza strafare. Il cambio di direzione della curva 13 è il più pesante del mondo. Oggi in qualifica mi è venuto il verso da sforzo mentre lo facevo: se vuoi essere veloce devi farlo con il freno, il che quadruplica il peso della moto. La sequenza di curve di Austin è molto fisica ed esplosiva, mentre questo punto corrisponde al fare un massimale in palestra, è devastante”.

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