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Un weekend “da pilota” nel CIVS: le emozioni di una gara in salita

© Giorgio Panacci

Piccola premessa prima di iniziare: il racconto sarà in prima persona sperando possa essere più immersivo e coinvolgente possibile. Provando a farvi vivere le sensazioni e le emozioni che vivono i piloti del Campionato Italiano Velocità in Salita.

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Da una chiacchierata durante il round del CIV di Vallelunga con il team Bierreti Racing è nata la possibilità di correre con una loro moto anziché con la KTM che mi ha accompagnato nel CIVS 2023. Una nuova avventura per loro che ben si sposava con l’obiettivo finale: divertirsi e perché no provare a raccogliere qualche risultato interessante. La moto è una Aprilia RS 250 SP2, la stessa che il team utilizza per correre il CIV Junior nel trofeo monomarca organizzato da Aprilia, una moto che con i suoi 105kg di peso e poco meno di 40 CV è agile e divertente, adatta dunque a questa nuova avventura. Ritirata la moto venerdì mattina presso la loro sede si parte direzione Pieve Santo Stefano dove altri 120 piloti stavano convergendo per correre i round 3 e 4 del Campionato Italiano Velocità in Salita.

Il paddock del CIVS è la cosa più familiare che si possa trovare nel mondo delle competizioni a due ruote, la gara seppur importante ovviamente non è in molti casi la cosa che più conta. Sono i momenti di convivialità, le grigliate la sera e le chiacchiere che nascono con uno semplice sguardo arrivati in cima alla salita i momenti più belli di questi weekend. Un paddock adatto a tutti in cui sia semplici amatori che piloti professionisti come dimostra Luca Salvadori che si è calato immediatamente nello spirito del CIVS (si legge ci-vu-esse, mi raccomando ci tengono a queste cose i piloti della salita). Il venerdì della gara dello Spino non prevede le prove libere quindi dopo le verifiche tecniche e amministrative dove si possono iniziare ad ammirare alcune delle moto che prendono parte alla gara è tempo di armarsi di scooter, bici o auto e iniziare a percorrere su e giù la strada per impararla a memoria, cercare di trovare le linee ideali e iniziare ad assaporare le salite di gara dei successivi due giorni.

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