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Tamburini: i capolavori del designer in mostra a Misano MotoGP

© Mirko Colombi

Massimo Tamburini e il suo inconfondibile genio. Nei giorni del Gran Premio Emilia-Romagna viene allestita una mostra ad hoc presso le sale del Garage 51 e la Tribuana C. Simona Tamburini, figlia del celebre designer, ha voluto ricordare la scomparsa decennale del papà, a conincidere con l'anniversario numero 30 della Ducati 916. Parliamo di una delle "creature" più importanti del designer riminese. Motivo in più per gustarsi la MotoGP di Misano.

Mondo di Massimo Tamburini: 916 e non solo

La mostra includeva la famosa bicilindrica bolognese, certo, ma non solo. Trattasi di preziosa carrellata sulle creazioni
che videro Massimo Tamburini protagonista di un periodo partito nel 1973, quando fondò la casa motociclistica di Rimini Bimota, fino alla fine dei primi anni 2000, quando Tamburini cesserà la sua intensa collaborazione con MV Agusta.

Tra i modelli esposti, le Bimota HB1 e KB2 dei primi anni 70; la Ducati 750 Paso, opera prima realizzata nel 1986 per Ducati durante la gestione Cagiva; la Ducati 916, che gli valse tante affermazioni dentro e fuori i circuiti fino al punto di soprannominare Tamburini il “Michelangelo delle due ruote”, le MV Agusta F4 e Brutale, che chiudono la stagione in MV
(prima del pensionamento nel 2008) ed altri modelli che compongono l’ideale “catalogo”
delle opere del designer.

Genio senza tempo: Tamburini in mostra a Misano

Il Misano World Circuit Marco Simoncelli, Motor Valley, Visit Emilia Romagna, Garage 51, e il contributo di Ducati Motor Holding con l’esposizione di alcune moto provenienti dal Museo Ducati tra le quali la 916 del 1995 di Carl Fogarty, e la 998 del 2002 di Troy Bayliss rappresentano la narrazione fondamentale per conoscere la maestria di Massimo Tamburini, in una mostra che impreziosisce il già ricco programma di eventi correlati al fine settimana sportivo.

Nella giornata di domenica 22 settembre hanno  presenziato alla mostra la figlia di Massimo Tamburini, Simona, e Livio Lodi, curatore del Museo Ducati, che hanno contribuito alla realizzazione di questa importante esposizione. Quando il genio è innato, tra passato, presente e futuro è impossibile distinguere l'incendere del tempo.