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GP Thailandia, commento e risultati gara MotoGP

© Gorini

E così piovve. e di tutto accadde. Gran Premio di Thailandia lungo e carico di note da sviluppare, tra cui il duello tra Jorge Martin e Pecco Bagnaia. Dalle 22 lunghezze a dividerli dopo la Sprint, ora i punti sono 17. La vittoria firmata dal numero 1 - nona domenicale, quindicesima includendo i sabato - vale (chissà) forse oro per lui, che recuperare terreno e morale al leader del mondiale. Ducati si prende il titolo squadre e l'azienda conta 104 successi in MotoGP.

Martin Vs Martin: solo Jorge e Pecco rimangono in lizza iridata

A gara finita, è arrivata la comunicazione: solo Martin e Bagnaia restano matematicamente dentro ai discorsi iridati. Quando stava difendendosi dagli attacchi feroci sferrati da Marc Marquez, Pecco ha appreso dela caduta patita dal numero 93, che ha concesso doppio regalo.

Il primo: il campione del mondo era meno veloce dell'otto volte titolato, perciò ha mantenuto la prima posizione, gestendo il vantaggio accumulato su Martin. Il secondo: la stessa punta Prima Pramac, grazie all'errore del connazionale, prende 20 punti da piazza d'onore, anziché i 16 del terzo arrivato.

Team Lenovo Ducati campione, Acosta miglior KTM: sai che novità

Pioveva all'inizio della contesa, più tardi ha smesso, tuttavia progressivamente. Sono emerse le KTM, nella proverbiale capacità intrinseca della RC16 di galleggiare egregiamente su fondi viscidi. Vero, ma ancora una volta è stato Pedro Acosta a porre la miglior quattro cilindri austriaca a podio, terzo e complimenti.

Rigorosamente da scrivere una notizia importante, tinta di Rosso: il team Lenovo Ducati Factory è ancora la squadra di riferimento della MotoGP, nell'imposizione di dedicata classifica. Per mezzo dei successi ottenuti da Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini, con tanto di podi e punti, a Borgo Panigale festeggiano quanto meritato.

Marquez border line, Morbidellli e Bezzecchi giù

E' passato da giocarsi la vittoria, sino a beccarsi un "Drop position" indesiderato. Protagonista per velocità era Marc Marquez, tramutatosi in peccaminoso domenicale. La scivolata nel tentativo di tenere il passo di Pecco Bagnaia ci stava, poi la ripartenza dal fondo. Una volta raggiunto Joan Mir, il tamponamento. La Race Direction se ne è accorta.

Come si è accorta della sportellata sferrata da Franco Morbidelli ai danni di Fabio Quartararo. Risultato: caduta del francese e Long Lap Penalty per l'italo-brasiliano. Il quale, poco dopo, è caduto per i fatti suoi, come fatto da Marco Bezzecchi. Ha tenuto alta la bandiera VR46 Fabio Di Giannantonio. Peccato si fermi proprio ora.

MotoGP di Buriram: bandiera a scacchi