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GP Misano, commenti e risultati MotoGP

Quando l'equilibrio in MotoGP è precario e vige la dose di rischio, Marc Marquez è meglio di chiunque. E successo al Motorland, tracciato imputato di basso grip e offerente di scarso feeling, si è ripetuto a Misano, quando poche ma decisive gocce di pioggia hanno gettato lo scompiglio. Ci è cascato, infatti, Jorge Martin, mentre l'otto volte iridato ha centrato l'ottantesettesimo successo di carriera.

Marc Marquez ci crede: la vetta della MotoGP si avvicina

Si era sbloccato ad Aragon nella Sprint, ha ribadito il concetto domenica, oggi ha sottolineato la vena ritrovata. Marc Marquez è in forma, la sua Desmosedici "Gipiventitreemmezzo" anche. Il portacolori Gresini si trova a 53 punti da Jorge Martin, oggi autolesionista.

Quando ha visto cadere acqua, Martinator ha ben pensato di anticipare gli (eventuali) tempi. Perché "eventuali"? Perché lo spagnolo pensava che avrebbe realmente piovuto, sicché e entrato in pit lane, cambiando Ducati, questa dotata di gomme Michelin rain.

Peccato che, invece, è rimasto asciutto. Accortosi del fatal errore, Jorge è rientrato nuovamente, tornando alla moto in configurazione "dry". Ormai era troppo tardi. doppiato, distaccato, umiliato. Il suo Gran Premio era finito lì, con parecchi punti lasciati alla concorrenza.

Bagnaia non velocissimo, ma ragionevole

Pecco ha fatto il contrario di Martin. Ossia, pensare un attimo in più, attendendo. Pecco ha aspettato qualche giri, verificando se, effettivamente, sarebbe venuto a piovere o meno. Avrete intuito l'esito: cielo sì grigio, ma asfalto secco. Il secondo posto preso dal campione del mondo vale oro.

Come il terzo colto da Enea Bastianini, calmo e competitivo. Se diciamo che Marc Marquez sia nei giochi iridati, lo è anche il romagnolo. Il podio di fronte al pubblico amico e la prossima trasferta da affrontare ancora al Marco Simoncelli gli sorridono.

Binder e Bezzecchi in alto, Morbidelli e Acosta a terra

Brad Binder ha portato la miglior KTM al quarto posto, non distante dal podio. Anche la RC16 di Pedro Acosta viaggiava forte, ma un contatto con Franco Morbidelli ha causato la perdita di una appedice aerodinamica, poi è arrivata uscita di pista e scivolata. 

Morbidelli è cascato a sua volta, rovinando definitivamente la domenica del team Pramac. Marco Bezzecchi ha tenuto alta la bandiera VR46, Fabio Quartararo è arrivato addirittura settimo. Il numero 20 Yamaha è stato aiutato da sbagli altrui e non partecipazioni. Il duo Honda Repsol è rimasto fermo per sintomi influenzali.

Gran Premio MotoGP San Marino e Riviera di Rimini

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