Jorge Martin rimedia l'errore commesso nella Sprint, imponedosi nel Gran Premio MotoGP di Indonesia. Frase secca, perchè di storie per la vittoria ce ne sono state poche: dalla pole position al traguardo il numero 89 ha lasciato spazi zero ai rivali, per la settima volta quest'anno. I punti persi ieri, presto recuperati domenica.
Solo Martin Vs Bagnaia dopo Mandalika? Bastianini e Marquez a zero
In un gara ricca di cadute e ritiri, si registra la scrematura valevole di titolo - magari provvisoria, vedremo - in cui Martin e Bagnaia prendono spazio su Enea Bastianini e Marc Marquez. Jorge ha conquistato il primo posto, Pecco il terzo, mentre la Bestia e MM93 hanno risultato nullo.
Caduta per il romagnolo, quando stava recuperando su Pedro Acosta, secondo. A sensazione, il tempo perso per sbarazzarsi di Franco Morbidelli lo ha poi costretto a spingere oltremodo, e conseguente scivolata. Il catalano Gresini ha parcheggiato una GP23 in fiamme fuori dalla pista. Immaginate la sua rabbia.
Acosta, unica KTM all'altezza, Aprilia a punti, Quarta e Zarco miracolosi
Under investigation, ossia, sotto investigazione. Pressione gomma anteriore irregolare per la RC16 GASGAS? Rimaniamo in attesa di aggiornamenti, anche se la piazza d'onore ottenuta dal rookie 2024 è la sola nota positiva per KTM: Brad Binder dietro, Augusto Fernandez pure, Jack Miller ha fatto strike, abbattendo Luca Marini e Aleix Espargarò.
Maverick Vinales è transitato sotto la bandiera a scacchi, sesto posto malaccio non è. Okay, il passo della RS-GP nei confronti delle rivali è da colmare, ma Top Gun ha onorato l'impegno della Mora di Noale. Raul Fernandez ha rappresentato la sola RS-GP Trackhouse, con Miguel Oliveira infortunato.
Considerando fatiche di Honda e Yamaha, da promuovere ad alti voti sono Fabio Quartararo e Johann Zarco, francesi super professionali a bordo di M1 e RC213 V. Onestamente parlando, tra loro e i compagni di marca ci sono abissi irrecuperabili. Joan Mir è ancora a classifica bloccata. Per esempio.