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Il mondiale Superbike inizia con un assolo di Nicolò Bulega e della Ducati: la tripletta del vice campione 2024 simboleggia il predominio delle Panigale V4 R, capaci di monopolizzare le prime sei posizioni in Gara 2. In difficoltà invece il campione in carica Toprak Razgatlioglu, secondo in Gara 1 ma autore di zero punti domenicali, complice una ciclistica differente (per regolamento) per la sua BMW rispetto al 2024. "Avanti di questo passo, potrei lasciare questo campionato" ha tuonato il turco, che continua a guardare con interesse alla MotoGP.

A Phillip Island, l'Italia ha brillato anche con gli altri portacolori: Andrea Iannone e Danilo Petrucci sono saliti sul podio nella Superpole Race, risultato replicato dall'abruzzese in Gara 2. Nella manche conclusiva del weekend australiano, tutti e sei gli azzurri hanno chiuso in Top 10, compresi Andrea Locatelli (con la Yamaha priva di Jonathan Rea, che a Portimao sarà sostituito da Augusto Fernandez), il debuttante Yari Montella e Axel Bassani, alla guida della nuova Bimota.

Nella Supersport, invece, la Yamaha R9 ha iniziato vincendo con Stefano Manzi, che ha portato al successo il nuovo modello di Iwata. Il riminese condivide con Tom Booth-Amos, primo con la Triumph in Gara 2, il primato in classifica.

Moto2 e Moto3

Alla vigilia del Motomondiale, Moto2 e Moto3 hanno "rifinito" la preparazione a Jerez, con gli ultimi test. Nella classe di mezzo, le Kalex hanno fatto la voce grossa, con la coppia Fantic Aron Canet-Barry Baltus davanti a tutti. Più in difficoltà le Boscoscuro, con Tony Arbolino soltanto 24° e con gli infortuni di Alonso Lopez e soprattutto Sergio Garcia, sicuro assente nel primo GP dopo un'operazione alla mano.

Nella entry class è stata la KTM a condurre, con Jose Antonio Rueda, ma hanno brillato anche gli altri big spagnoli come David Munoz e Angel Piqueras, e l'australiano Joel Kelso. Attorno alla Top 10 i migliori italiani, Matteo Bertelle, l'atteso Luca Lunetta e il debuttante Guido Pini, reduce dal lungo stop per infortunio.

Supercross

Il Supercross ha vissuto ad Arlington, in Texas, una Triple Crown ricca di colpi di scena. Il successo, con annessa leadership del campionato, di Cooper Webb (Yamaha) è stato agevolato dagli errori all'ultimo giro di Chase Sexton (KTM), che ha gettato al vento il primato sia in gara che nella classifica generale.