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La doppietta di Pecco Bagnaia a Motegi accende ulteriormente il duello per il titolo MotoGP: il torinese recupera in un colpo solo 11 punti a Jorge Martin, quarto nella Sprint (condizionato dalla caduta in qualifica che lo costringe a partire dalla quarta fila) e secondo nel GP, e a quattro tappe dalla fine è a -10. Il ducatista regala all'Italia il successo numero 900 nel Motomondiale, e per la prima volta nella classe regina sale a quota 8 vittorie stagionali, un'altezza che nell'era MotoGP è stata raggiunta soltanto da Valentino Rossi, Casey Stoner, Jorge Lorenzo e Marc Marquez. 

Ad animare il weekend giapponese è anche Pedro Acosta, autore della pole position - soltanto Fabio Quartararo e Marc Marquez lo hanno preceduto per precocità - ma poi a terra sia nella Sprint (vissuta da leader) che in gara, quando è secondo. Gli "zero" di Acosta regalano alla Ducati la certezza del titolo piloti, il terzo consecutivo, con in lizza Martin e Bagnaia, e più indietro Enea Bastianini (secondo nella Sprint) e Marc Marquez, terzo sia sabato che domenica. 

Moto3

Motegi laurea campione del Mondo il colombiano David Alonso, che si prende il titolo della Moto3 in virtù del 10° successo stagionale. A soltanto 18 anni e mezzo il pilota del Team Aspar è il sesto più giovane a laurearsi campione, dopo Loris Capirossi, Marc Marquez, Pedro Acosta (campioni già da minorenni), Izan Guevara e Dani Pedrosa. 

Off - Road: Trial e Motocross delle Nazioni

Weekend di titoli assegnati anche nell'off-road, a livello individuale e a squadre. Nel primo caso, Toni Bou pareggia il conto tra Outdoor e Indoor nel Trial: il catalano conquista il 18° titolo anche al coperto, nell'X-Trial, aggiudicandosi la tappa di Andorra, la penultima della stagione. 

Il Cross delle Nazioni, a Matterley Basin, va per la prima volta all'Australia, o per meglio dire alla famiglia Lawrence, dato che i fratelli Jett e Hunter si rivelano decisivi. Splendido il duello tra Jett Lawrence, re del Supercross, e il compagno di marca nella Honda Tim Gajser, una sfida vinta dallo sloveno, che risulta il migliore a livello individuale. Alle spalle dell'Australia chiudono gli Stati Uniti di Eli Tomac e Cooper Webb e l'Olanda di Jeffrey Herlings e dell'iridato MX2 Kay De Wolf. Soltanto ottava l'Italia con lo stesso trio (Adamo, Forato, Bonacorsi) sul podio lo scorso anno.